Un'economia civile anche per Taranto

«Il paradigma dell'economia civile non è nato in Nord Europa, ma a Napoli. E' nel Mezzogiorno che nel 1753 nell'Università di Napoli viene istituita la prima cattedra di Economia, affidata al professor Antonio Genovesi». In un colloquio con Buonasera24, il professor Stefano Zamagni sottolinea come sia un legame antico quello tra il Sud ed una visione economica che è diversa dall'economia politica teorizzata successivamente da Adam Smith. Economia civile che mira alla costruzione di una «città delle anime», si fonda sulle virtù civiche e sulla natura socievole dell’essere umano, e che ha come pilastri la virtù, la socialità e la felicità. 

L'homo economicus teorizzato da Smith mira al proprio interesse in maniera razionale; homo homini natura amicus è invece la definizione dell'uomo nella visione antropologica dell'economia civile, che non vuole separare etica e business e vede una domanda di attenzione, di cura, di servizio, di partecipazione alla base di un nuovo modello di crescita.

Zamagni nei giorni scorsi è stato in collegamento con Taranto per un interessante convegno organizzato dal Centro di Cultura Lazzati, guidato da Domenico Maria Amalfitano, e dal Dipartimento ionico dell'Università di Bari e dalla Camera di Commercio di Taranto-Brindisi.

«La realtà tarantina è unicum nel Mezzogiorno perchè condivide con le altre aree del Meridione delle criticità, ma ha delle specificità proprie. Di Taranto mi stupisce la vivacità civile ed intellettuale, un potenziale che però non viene attualizzato» dice il professor Zamagni a Buonasera24, proponendo una «democrazia deliberativa», che riprenda la lezione di Aristotele - governo del popolo, con il popolo e per il popolo - come modo per favorire la partecipazione. I cittadini devono poter «deliberare», che è diverso dal semplice «votare»: servono incontri e confronti, come già avviene in altre parti d'Italia. «Forum deliberativi» incentrati sui problemi locali per una «democrazia urbana». La stessa Corte Costituzione - ricorda Zamagni - con una sentenza rivoluzionaria, la 131 del 26 luglio 2020, sancisce co-progettazione co-programmazione come principi fondamentali e legittimi per una "amministrazione condivisa".

Già presidente dell'Agenzia per il terzo settore, il professor Zamagni - docente All'università di Bologna - è stato anche consultore del Pontificio consiglio della giustizia e della pace, membro onorario e presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali e tra gli ideatori delle Giornate di Bertinoro per l'economia civile. È impegnato da decenni nello studio e nell'approfondimento del ruolo e delle attività delle organizzazioni no-profit e nella riflessione sui rapporti tra etica ed economia.

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