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L'epoca della complessità
05 Novembre 2025 - 09:18
Il Centro di Cultura per lo Sviluppo ‘G. Lazzati’, con il suo presidente, Domenico Maria Amalfitano, interloquendo con i processi di transizione della nostra realtà territoriale, propone Venerdì 7 novembre, presso la sede del Dipartimento Ionico Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo in Via Duomo, un seminario di studi sulla "COMPLESSITA'".
Un tema quanto mai attuale arricchito dalla presenza di Pierluigi Fagan manager e imprenditore con una esperienza ventennale di ricerca sulle diverse declinazioni del concetto di complessità; Felice Alberto De Toni, docente di Ingegneria Gestionale, già rettore dell’Università e attualmente sindaco di Udine, Mario Castellana, già docente presso l’Università del Salento, autore di "Briciole di complessità. Tra la rugosità del reale", una sapiente mappa per navigare nelle molteplici vie del pensiero complesso; a seguire gli interventi di Antonio Messeni Petruzzelli, Francesco Moliterni, Davide Tabarelli Valentina Lenoci.
Un pensiero diverso che deve abitare la polis, il mondo, la realtà: la costruzione di una democrazia cognitiva, di una nuova intelligenza collettiva.
L'alternativa al pensiero che tende a frammentare la realtà in componenti isolate per semplificarne la comprensione, insieme alla necessità di abbracciare un approccio interdisciplinare, che superi le rigide divisioni tra le discipline, ricomposto in un dialogo tra diverse prospettive, capace di cogliere le molteplici dimensioni della realtà. Racchiude in sé una potenza rivoluzionaria che ha investito e continua a investire il nostro modo di intendere la realtà, l’immagine della realtà fuori di noi, la visione del mondo, il modo di organizzare i saperi, la conoscenza, l’impostazione delle varie discipline, l’orizzonte di senso generale in cui ci muoviamo.
I problemi cruciali della nostra epoca: ecologici, sociali, politici, economici non possono essere studiati, osservati, impostati e compresi separatamente. Sono problemi sistemici, interdipendenti in cui la comprensione(cum prehendere) è fondamentale per cogliere aspetti di un’unica realtà, un unico vivente, un'unica crisi. La grande crisi cognitiva del nostro tempo è il rifiuto della percezione: le cose separate non tengono, fanno perdere il vero senso del reale.
E' in atto un radicale cambiamento di come concepire il mondo, non più composto di cose e di oggetti, di singoli elementi, ma da legami da mettere in connessione. Il complesso non è il complicato e può essere compreso solo nell’interezza: non si tratta di sommare le cose, le idee, i fenomeni, ma di risolvere l'equazione della dinamica delle relazioni che coinvolge, anche esistenzialmente...
Abbiamo bisogno di nuove visioni per un ripensamento radicale della condizione umana. C’è una visione del mondo obsoleta, inadeguata. Tra noi e le soluzioni dei problemi, c'è la persistenza di non adeguatezza di pensiero, di valori, di azioni, di civiltà. Il valore del tra è il presupposto del con...
In un’epoca in cui le conoscenze settoriali dominano il panorama intellettuale, un evento che ci invita a superare le barriere disciplinari e ad abbracciare una visione integrata del sapere.
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