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Giochi del Mediterraneo 2026

“Navi da crociera, scelta costosa e inquinante”

La Lista Con attacca: "Nel dossier di candidatura e nel Masterplan era previsto il villaggio atleti a Castellaneta". Il movimento stima un costo di 1 milione contro 30 milioni per le navi e invoca un cambio di rotta nel rispetto delle direttive olimpiche

Nave da crociera

Nave da crociera

TARANTO - Nonostante i ripetuti chiarimenti a cura del Commissario per i Giochi del Mediterraneo e il decisivo raffronto con i costi che l’Italia sta sostenendo per la realizzazione dei villaggi olimpici in vista di Milano-Cortina 2026, a Taranto tiene ancora banco la vicenda del noleggio delle navi da crociera al posto del villaggio olimpico. Questa volta ad intervenire è la Lista Con: secondo la nota, ospitare gli atleti a bordo di due navi ancorate in porto per 20 giorni, con oltre 6.000 persone tra sportivi ed equipaggi, sarebbe una soluzione estremamente costosa e dall’impatto ambientale rilevante rispetto all’utilizzo dei villaggi turistici già presenti sul territorio.

La posizione richiama le affermazioni dell’ex direttore generale del Comitato Taranto 2026, Ingegner Sannicandro, e i documenti ufficiali della candidatura: il dossier presentato nel 2019 a Patrasso e il Masterplan illustrato nel 2022 a Podgorica indicavano come sede del villaggio atleti l’area di Castellaneta, all’interno del complesso Etrha. La scelta, si sottolinea, sarebbe stata confermata nel 2023 da una lettera firmata da Ferrarese e Melucci al CIJM. Per Lecce e Brindisi erano stati individuati altri villaggi in prossimità delle sedi di gara nel Salento, con la possibilità di svolgere allenamenti all’interno delle stesse strutture.

Sul piano dei costi, la Lista Con riferisce che il Comitato organizzatore, fin dal 2022, aveva avviato contatti con Etrha quantificando in 1.000.000 la spesa per ospitare gli atleti nel periodo dei Giochi, cifra ritenuta enormemente inferiore ai 30.000.000 previsti per il noleggio delle navi. Inoltre, si evidenzia che il Comitato internazionale non può imporre soluzioni incongrue o insostenibili, ma collaborare per rendere i Giochi più sostenibili e coerenti con le esigenze del territorio.

La nota richiama anche le direttive del CIO, che invitano a evitare forti impatti ambientali e consentono la dislocazione dei siti sportivi su un’area ampia per contenere i costi e i problemi di gestione nel dopo Giochi. In questo quadro la distanza di Castellaneta da Taranto e dagli altri impianti della provincia, compresa tra 20 e 40 minuti, viene definita compatibile con le indicazioni del CIJM, grazie ai collegamenti con la Statale Jonica e le tangenziali.

Quanto all’ipotesi delle navi, la Lista Con sottolinea l’impatto inquinante di unità in moto e in servizio continuo per 20 giorni, con possibile disturbo alla fauna marina, e sostiene che sarebbe indispensabile una valutazione di impatto ambientale e una valutazione di incidenza sull’ecosistema. Da qui l’appello: «Siamo ancora in tempo per cambiare queste scelte sul piano economico e ambientale».

La conclusione è affidata alla responsabile per le politiche sportive della Lista, Elena D’Arcangelo: “Taranto non è un palcoscenico e i Giochi non sono una passerella: sono stati pensati per rilanciare l’identità della città e accompagnarne la transizione ecosostenibile. È opportuno leggere le carte, conoscere i fatti e assumersi le proprie responsabilità”.

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