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La guerra commerciale

Dazi, l'acciaio è fuori dall'accordo tra Stati Uniti e Unione Europea

L'altolà di Donald Trump dopo l'annuncio dell'intesa. "Su questo non cambia nulla"

Donald Trump spaventa l'acciaio europeo

Donald Trump spaventa l'acciaio europeo

Sarà anche "il più grande accordo mai raggiunto", copyright Donald Trump, ma l'acciaio è un'altra storia. Sulla siderurgia, asset che per il tycoon della Casa Bianca (e non solo) è cruciale, non c'è deal che tenga. "Su questo non cambia nulla".

Stati Uniti e Unione Europea hanno raggiunto l'accordo sui dazi al 15%, come annunciato da Trump e Ursula von der Leyen al termine del loro incontro in Scozia oggi 27 luglio. Il meeting decisivo è andato in scena nella tenuta da golf del presidente americano a Turnberry sulla costa scozzese sudoccidentale.

"Abbiamo buone notizie, abbiamo raggiunto un accordo positivo per tutti. E' probabilmente l'intesa più grande mai raggiunta, al di là del commercio. E' l'accordo più grande mai fatto", l'annuncio di The Donald. "L'Ue acquisterà dagli Stati Uniti energia per 750 miliardi di dollari, investirà negli Usa per altri 600 miliardi di dollari oltre alle somme già investite; l'Europa aprirà i propri Paesi al commercio a 'tariffe zero' e acquisterà una quantità ingente di equipaggiamenti militari, non conosciamo ancora i numeri. Noi produciamo i migliori equipaggiamenti militari al mondo, non c'è nulla di paragonabile", ancora parole di un soddisfatto Trump. Gli Usa applicheranno "tariffe al 15% per automobili e per tutto il resto" proveniente dall'Unione Europea. C'è una rilevantissima eccezione: proprio l'acciaio. "Per quanto riguarda acciaio e alluminio non cambierà nulla, è una questione che non sarà modificata". I dazi resteranno quindi al 50%, ha voluto rimarcare il leader Usa.

"Considero positivo che ci sia un accordo, ma se non vedo i dettagli non sono in grado di giudicare meglio" il commento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Con gli Usa «aumenteremo anche la nostra cooperazione energetica. Gli acquisti di prodotti energetici statunitensi diversificheranno le nostre fonti di approvvigionamento e contribuiranno alla sicurezza energetica dell'Europa. Sostituiremo il gas e il petrolio russi con acquisti significativi di GNL e combustibili nucleari statunitensi. I chip di intelligenza artificiale statunitensi contribuiranno ad alimentare le nostre gigafactory di intelligenza artificiale» ha annunciato von der Leyen.

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