Cerca
L'intervento
23 Luglio 2025 - 06:39
Antonio Gozzi - archivio
TARANTO - Senza garanzie sull’approvvigionamento di energia e materie prime, parlare di nuovi forni elettrici in Italia rischia di compromettere anche quelli già attivi. È il monito lanciato da Antonio Gozzi, presidente di Duferco e Federacciai, nel corso del convegno “Mediterraneo, le opportunità del piano Mattei per le imprese”, che si è svolto a Genova.
Gozzi ha sottolineato che i forni elettrici esistenti producono oggi 20 milioni di tonnellate di acciaio senza sostegni pubblici e impiegano 75.000 lavoratori. Un modello che rappresenta un'eccellenza internazionale, considerando che l’85% dell’acciaio italiano è prodotto da forno elettrico, rendendo il sistema tra i più avanzati sul fronte della decarbonizzazione.
“L’Italia è l’unico Paese al mondo a produrre tanto acciaio da forno elettrico, ma prima di parlare di ulteriori impianti bisogna assicurare le condizioni per mantenerli in funzione – ha spiegato Gozzi –. Senza una rete elettrica adeguata e senza un accesso stabile alle materie prime, ogni progetto rischia di diventare un boomerang per l’intero settore”.
Taranto resta la priorità assoluta, ha ribadito il presidente di Federacciai. Il rilancio dello stabilimento jonico, con il relativo processo di decarbonizzazione, richiede investimenti enormi. “Servono 3,6 miliardi per realizzare il piano. Di questi, solo 1 miliardo è stato finora coperto. Se si vogliono costruire 3 forni elettrici a Taranto, bisogna prevedere altri 1,5 miliardi”, ha detto Gozzi.
Non è solo Taranto a richiedere attenzione. In parallelo, esiste un progetto da 2,5 miliardi a Piombino, che secondo Gozzi rappresenta la fotocopia di quanto si vorrebbe realizzare a Genova. “Sommando tutti questi interventi, arriviamo a 10 miliardi di investimenti in siderurgia. Ma chi è disposto oggi a investire 10 miliardi nel settore dell’acciaio italiano?”, ha osservato il manager.
Altro nodo cruciale è il costo dell’energia elettrica. “Un forno elettrico consuma quantità gigantesche di energia – ha spiegato Gozzi –. Anche ipotizzando il collegamento alla rete attuale, il problema vero resta il prezzo: l’Italia è il Paese europeo dove l’energia elettrica costa di più. E allora mi chiedo: possiamo davvero pensare a 5 forni elettrici in un Paese che ha l’energia più cara d’Europa?”.
Il leader di Federacciai ha concluso ribadendo l’urgenza di un piano strategico nazionale coerente, che tenga conto della realtà industriale, delle infrastrutture esistenti e dei vincoli economici. Senza un'azione concreta, ha avvertito, i progetti rischiano di rimanere sulla carta.
I più letti
Video del giorno
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA