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Il fatto

Bari prega per il neonato senza vita trovato nella culla termica

Oggi alle 17 la celebrazione nella chiesa di San Giovanni Battista. Il parroco don Ruccia: «Accogliere non è un peso, ma un servizio». Intanto proseguono le indagini per fare luce sulla tragedia

La sede della culla termica a Bari

La sede della culla termica a Bari

BARI - Un momento di raccoglimento e dolore per una tragedia che ha sconvolto la comunità. Oggi, lunedì 6 gennaio, alle 17, nella chiesa di San Giovanni Battista a Bari, si terrà una preghiera in memoria del neonato trovato senza vita il 2 gennaio nella culla termica accanto alla parrocchia.

Alla celebrazione dovrebbe partecipare anche il parroco, don Antonio Ruccia, ascoltato dagli investigatori nella giornata di ieri. Il sacerdote, sentito come persona informata dei fatti, avrebbe confermato di non aver ricevuto alcuna chiamata che segnalasse la presenza del piccolo nella culla termica.

Intanto, il dispositivo, sequestrato nei giorni scorsi, sarà sottoposto ad accertamenti tecnici, mentre nelle prossime ore verrà affidato al professor Biagio Solarino, dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, l’incarico per eseguire l’autopsia, fondamentale per determinare il tempo e la causa del decesso.

L'inchiesta, aperta dalla Procura di Bari, resta al momento contro ignoti, mentre la comunità è ancora sotto shock per l’accaduto.

Durante l’omelia di domenica, don Antonio Ruccia ha affidato alla riflessione dei fedeli parole di speranza e accoglienza:
"Quando tutto sembra volgere al termine, tutto sembra ricominciare. Quando tutto sembra spegnersi, d’un tratto si riaccende quella luce che spesso si è messa in disparte”.

Il parroco ha poi ribadito il valore dell’accoglienza, sottolineando che non si tratta di un peso, né di un dovere, ma di un servizio che ogni cristiano e ogni persona è chiamato a realizzare. E ha aggiunto: "L’egoismo, l’isolamento, il crollo dei valori umani e la mancanza di fraternità mostrano quanto sia difficile progettare l’accoglienza".

Un monito che risuona forte nel cuore di una città segnata da una vicenda dolorosa, in attesa di risposte sulla sorte del piccolo.

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