BARI - Un nuovo colpo ai traffici illeciti al porto di Bari. I Finanzieri del II Gruppo Bari, insieme ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno sequestrato in tre distinte operazioni oltre 37 mila prodotti contraffatti, individuati grazie a un’attenta analisi dei flussi commerciali in ingresso sul territorio nazionale.
Le verifiche hanno permesso di intercettare un ingente carico di merce presumibilmente di origine cinese, nascosto all’interno di tre autoarticolati provenienti dalla Grecia. Le attività rientrano nelle metodologie innovative di analisi messe a punto da Guardia di Finanza e ADM, sviluppate sulla base del Protocollo d’Intesa siglato tra le due istituzioni per migliorare l’individuazione preventiva dei traffici sospetti.
L’incrocio dei dati relativi a rotte commerciali, tipologia di trasporto, coerenza tra merce dichiarata e soggetti coinvolti nelle spedizioni ha permesso di individuare nei mezzi ispezionati circa 24 mila paia di scarpe recanti marchi falsi come Dr Martens, Skechers e New Balance. Secondo gli investigatori, l’elevata qualità della manifattura avrebbe potuto trarre facilmente in inganno gli acquirenti una volta immessi sul mercato.
In uno dei camion erano state collocate oltre 13 mila calzature come carico di copertura per rendere più difficile il rinvenimento dei prodotti contraffatti, a conferma dell’evoluzione continua delle tecniche utilizzate per eludere i controlli doganali.
La merce è stata sottoposta a perizia da parte dei tecnici delle aziende titolari dei marchi, che hanno confermato la contraffazione dei prodotti e dei segni distintivi. L’intero carico, compreso quello di copertura, è stato sequestrato e sono state contestate le ipotesi di reato relative all’introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e alla vendita di prodotti industriali con marchi mendaci.
La Guardia di Finanza sottolinea come la produzione e commercializzazione di articoli contraffatti non solo costituisca reato, ma comporti danni al sistema economico nazionale, alimenti concorrenza sleale e metta a rischio la salute dei consumatori, spesso ignari di acquistare merce irregolare anche a prezzo pieno.
Rilevante, in questo senso, il ruolo della collaborazione tra Finanza e ADM nel garantire un presidio stabile contro l’ingresso di prodotti falsi nel territorio nazionale, a tutela del mercato e della competitività delle aziende italiane.
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