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Bari

Beccato in aeroporto con 14 mila euro e due lingotti d’oro: andava a Varsavia

La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane scoprono nel bagaglio valori per oltre 37 mila euro. Scatta la sanzione per omessa dichiarazione

Soldi e lingotti d'oro sequestrati in aeroporto a Bari

Soldi e lingotti d'oro sequestrati in aeroporto a Bari

BARI - Un controllo di routine all’aeroporto si è trasformato in un sequestro di valori per diverse migliaia di euro. I finanzieri del II Gruppo Bari, insieme ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno individuato un passeggero diretto a Varsavia che tentava di lasciare il Paese con oltre 14 mila euro in contanti e due lingotti d’oro da 100 grammi ciascuno, nascosti tra gli effetti personali.

Il viaggiatore, un cittadino polacco, è stato fermato al terminal partenze dopo aver evitato di dichiarare il trasporto di denaro e altri valori. Gli operatori, insospettiti dal suo comportamento, hanno proceduto con un controllo valutario e con la verifica del bagaglio a mano. L’ispezione ha permesso di recuperare 14.020 euro in contanti e due lingotti “Feingold 999,9”, per un valore totale di 37.374 euro.

Poiché la normativa prevede l’obbligo di dichiarare somme superiori a 10 mila euro, al passeggero è stata contestata la violazione e richiesta l’oblazione immediata. La sanzione, calcolata nella misura del 30% dell’importo eccedente, è risultata pari a 8.212 euro.

Gli inquirenti richiamano l’attenzione sul settore dell’oro, considerato particolarmente sensibile nelle dinamiche economiche e finanziarie internazionali. Con un mercato attestato intorno a 116 euro al grammo, il metallo prezioso continua a essere un bene rifugio ma anche uno strumento che può prestarsi a operazioni di riciclaggio e trasferimento illecito di capitali, complice l’elevata concentrazione di valore e la difficoltà di tracciabilità.

La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane sottolineano che i risultati ottenuti rientrano nelle nuove tecniche di analisi del rischio sviluppate congiuntamente grazie al Protocollo d’Intesa rinnovato a livello nazionale. Attraverso l’incrocio delle banche dati e l’elaborazione dei profili di rischio, dall’inizio dell’anno sono stati intercettati nello scalo barese valori per 4,5 milioni di euro, di cui oltre 1,56 milioni non dichiarati.

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