Notizie
Cerca
L'allarme
09 Marzo 2024 - 16:54
Giochi del Mediterraneo - Impianto per il tiro con l’arco
I Giochi del Mediterraneo di Taranto rischiano di saltare. O, almeno, rischiano di non essere più realizzate le opere più importanti: lo stadio Iacovone, lo stadio del nuoto, il centro nautico alla Stazione Torpediniere e il Pala Ricciardi. Non c'è più tempo. Tra beghe politiche, burocrazie e, ora, intervento della Corte Costituzionale, il lavoro del commissario straordinario Massimo Ferrarese è diventato una vera e propria corsa ad ostacoli. Vediamo perché.
Ferrarese ha iniziato a svolgere l’incarico che gli è stato assegnato dal governo nei primi giorni del mese di giugno 2023. Un inizio reso ancora più complesso non solo per il fatto di non aver ricevuto alcun aiuto e sostegno, ma per gli attacchi e l’ostracismo da parte di alcune istituzioni regionali e locali.
Ciò nonostante, e dopo un’estate piena di interlocuzioni con sindaci e tecnici, a fine settembre ha ugualmente redatto il nuovo masterplan che però non è stato possibile presentare al Comitato organizzatore, (così come previsto nel suo decreto di nomina), perché nel frattempo da quel comitato si erano dimessi i rappresenti di Coni e Governo.
A quel punto il commissario straordinario è stato costretto ad attendere la costituzione del nuovo Comitato, del quale egli stesso è stato eletto presidente, per poter presentare il suo masterplan, dopodiché ha immediatamente inviato lo stesso masterplan al governo per poter ricevere i decreti attuativi e di conseguenza i relativi fondi per poter bandire le gare d'appalto. Da luglio a dicembre, infatti, Ferrarese è riuscito a far presentare i progetti a tutti i comuni, ciò che purtroppo non era avvenuto nei quattro anni precedenti. Non solo: poiché fino ad allora non era stato prodotto alcun progetto per le grandi opere a Taranto, con un suo Decreto commissariale di dicembre ha sostituito totalmente lo stesso Comune per le progettazioni e realizzazioni di stadio e centro polifunzionale, diventandone di fatto soggetto attuatore. Contestualmente, dopo aver più volte convocato lo stesso Comune ed i progettisti delle piscine olimpioniche, è riuscito a fare chiudere la trattativa economica incagliata per la progettazione degli impianti. Grazie a questo lavoro, anche la progettazione definitiva delle piscine sta per essere conclusa.
Contestualmente, è riuscito anche a sbloccare il percorso per il centro nautico, attraverso diverse riunioni con Autorità portuale, Comune e Marina Militare: sono state così liberate le aree Torpediniere dai vincoli insistenti al fine di avviare la gara di appalto del centro nautico. Da gennaio, senza nemmeno un acconto e con la sola parola data dal commissario sull’imminente arrivo dei decreti e quindi dei relativi fondi, tutti i progettisti delle grandi opere sono dunque al lavoro per redigere quei progetti.
Ora, dopo mesi di attesa per i decreti (necessari per poter impiegare tutti i fondi per tutte le opere) da parte del governo, proprio quando pareva fosse tutto pronto per la firma del ministro del Mef, è accaduto che la Corte costituzionale abbia indicato la necessità dell’intesa tra Governo e Regione per l’emanazione dei decreti. Questo intervento, tuttavia, ha bloccato di fatto la procedura quasi terminata.
Insomma, mentre dopo più di quattro anni, dopo tante peripezie e dopo gli ultimi quattro mesi persi (due mesi per la costituzione del nuovo Comitato e due mesi per attendere l’emissione dei decreti ministeriali), proprio quando pareva che finalmente fosse tutto pronto per dare il via al commissario per i lavori, un’altra tegola sembra cadere sui Giochi del Mediterraneo e soprattutto sulle opere più importanti che rischiano seriamente di non essere mai più realizzate. Con il rischio serio che o i Giochi saltino definitivamente o che le gare che si sarebbero dovute disputare negli impianti più importanti da realizzare a Taranto vengano disputate altrove. Ma per la città la beffa ancora più grande sarebbe quella di non veder realizzate opere di pregio come piscina, stadio, centro nautico. I gioielli che sarebbero rimasti alla città al termine dei Giochi.
I più letti
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA