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La conferenza

Il caso stadio: parla Ferrarese

Il commissario dei Giochi del Mediterraneo ha fatto il punto su progetti e impianti e sullo “Iacovone”

Se tutto va bene, i lavori per stadio, piscina, centro nautico e palestra Ricciardi cominceranno tra ottobre e novembre.

Lo ha annunciato il commissario dei Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese, all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale che ha riconosciuto la legittimità della sua nomina.

Massimo Ferrarese, Commissario straordinario per i Giochi del Mediterraneo 2026

Entro maggio dovrebbero essere pronte tutte le progettazioni definitive degli impianti più importanti, poi si andrà a gara e, infine, in autunno apriranno i cantieri.

Viaggiano più veloci, invece, i progetti minori che coinvolgono gli altri comuni del masterplan.

Il nodo più spinoso resta quello dello stadio Iacovone: dove giocherà il Taranto nel periodo di esecuzione dei lavori?

L’ultima ipotesi, rilanciata dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, è quella di spacchettare i lavori di ristrutturazione in modo da permettere di ospitare comunque le partite casalinghe dei rossoblù.

Ma Ferrarese non ha nascosto le sue preoccupazioni su una scelta di questo tipo: «Per lo stadio sono previsti 18 mesi di lavori.

Da costruttore dico che per farcela bisogna “aggredire” il cantiere. Mi sembra sinceramente difficile far convivere lavori e partite. In ogni caso, io farò tutto quello che posso per favorire il Taranto e la città. Il 7 marzo saranno a Taranto i progettisti e saranno loro a dirmi se questa soluzione è praticabile. Naturalmente ci vorrà il via libera della prefettura per quanto attiene alla sicurezza. Se mi dicono che si può fare, allora io procedo. Io però sono arrivato adesso, bisognava pensarci quattro anni fa a trovare una soluzione per le partite del Taranto o addirittura quando si voleva costruire uno stadio con piastra commerciale: un progetto che avrebbe richiesto quattro anni di lavori».

Il passaggio sul pronunciamento della Corte Costituzionale: «Ha dichiarato legittima la mia nomina. Per quanto riguarda il mancato coinvolgimento della Regione, ora si deve trovare un'intesa. Se non dovesse esserci, sarà il governo a decidere sugli interventi. Peccato, perché i decreti attuativi sono pronti, deve firmarli il ministro Giorgetti. Ma ora serve l’ok della Regione. Così perdiamo altro tempo e io tempo non he più».

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