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Calcio

«Apex non è bloccata. La trattativa per il Taranto prosegue»

Parla il CGO della società americana, Marcel Vulpis

Mark Campbell e Marcel Vulpis

Mark Campbell e Marcel Vulpis

«Sono in costante contatto con Mark Campbell già da fine mese di novembre su temi legati alla comunicazione. Non è vero che sono bloccato da una settimana già da tempo collaboriamo per la parte di mia competenza».
A dichiaralo è Marcel Vulpis, CGO di Apex Capital Global LLC. Il giornalista ed ex vicepresidente della Lega Pro, oggi Chief Growth Officer della società statunitense guidata da Campell, aggiunge che «questa idea di una  Apex bloccata o non operativa è una visione distorta della realtà ma ormai a Taranto si vive spesso di "voci" e non di fonti verificate (come si dovrebbe). Detto questo, la trattativa è ancora aperta e anche in caso, eventualmente, di una conclusione non positiva (che chiaramente non ci auguriamo), Apex organizzerà un momento di confronto con media e tifosi. Nel contempo riporterà alle istituzioni gli esiti finali di questa lunga querelle. Apex lo deve, per rispetto e non solo, alla comunità di Taranto».
Il momento vissuto dal club rossoblù, la cui proprietà al momento rimane nelle mani di Massimo Giove, è estremamente complesso: nelle scorse ore la Co.Vi.So.C. ha disposto un provvedimento di non ammissione alle operazioni di tesseramento, perché "non ha rispettato le scadenze finanziarie previste": insomma, niente acquisti sul calciomercato (ammesso che ce ne fosse l'intenzione) per la società tarantina.
Come noto, il Taranto non ha effettuato entro il termine del 16 dicembre 2024 il pagamento degli emolumenti netti dovuti ai tesserati per le mensilità di settembre e ottobre 2024, né ha versato le relative ritenute Irpef e contributi Inps, come stabilito dall’art. 85 delle NOIF. In base all’art. 90, comma 9 delle carte federali, la stessa Co.Vi.So.C. ha quindi adottato il provvedimento di blocco, che impedirà al club di effettuare operazioni di tesseramento fino a nuova comunicazione. Il provvedimento potrà essere revocato solo dopo la presentazione di documentazione che certifichi il saldo degli obblighi economici pendenti.
Si muove anche la politica. «Si impegna il Sindaco e l’amministrazione ad adoperarsi al fine di sollecitare imprenditori locali e non disponibili a rilevare la società e/o creare le condizioni per salvare il calcio a Taranto»: è quanto prevede la mozione presentata da Gianni Liviano e Piero Bitetti. «Com’è noto la società del Taranto Calcio versa da tempo in grave difficoltà finanziarie che ne rendono molto incerto il futuro» ricordano i due consiglieri, evidenziando come «gli esiti sportivi della squadra di calcio stanno a cuore di un numero altissimo di cittadini che da tempo sollecitano la soluzione dei problemi societari» e che «in occasione dei Giochi del Mediterraneo, lo stadio di calcio subirà una sostanziale modifica dal costo previsto di circa 50 milioni di euro». Liviano e Bitetti sottolineano inoltre nella mozione come «l’interesse manifestato a più riprese da alcuni sedicenti imprenditori, finalizzato all’acquisto della massima società calcistica cittadina, non ha avuto al momento alcun esito concreto».
Intanto per la gara con il Messina il Taranto ha chiesto di giocare a Francavilla Fontana a porte chiuse.
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