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Ex Ilva
16 Febbraio 2025 - 06:25
Scontro tra M5S e FdI
Scontro al calor bianco tra Movimento Cinquestelle e Fratelli d'Italia in merito al futuro dell'ex Ilva di Taranto.
Acciaierie d'Italia pare destinata all'abbraccio con Baku Steel Company, gruppo che ha base in Azerbaijan: prospettiva che non piace al senatore tarantino pentastellato Mario Turco. "Anche se manca ancora l’ufficialità, è ormai chiaro che Urso assegnerà Acciaierie d’Italia agli azeri. Una svendita di Stato - dice Turco - in piena regola: si dovrebbe chiudere attorno a un miliardo circa, quando il prezzo minimo di gara era fissato a 1,8 miliardi. In sostanza il governo dei patrioti ha deciso di legarsi mani e piedi a livello strategico ad uno uno Stato, l’Azerbaijan, profondamente influenzato dalla Russia. Non proprio il massimo di questi tempi".
Inoltre, secondo Turco "Baku Steel non apporterà alcuna innovazione nella produzione dell’ex Ilva: l’Azerbaijan non ha alcuna tradizione nella siderurgia. E il processo di decarbonizzazione diventerà una chimera, con altri dieci anni di produzione a carbone, come del resto dice l’Aia in corso di approvazione. In compenso, il gas ora necessario per la continuità produttiva a carbone verrà sostituito da quello prodotto da una nave rigassificatrice piazzata dinanzi al porto di Taranto, con rischi di varia natura, ambientali sicuramente, ma anche geopolitici, visto che questa nave getterà l’ancora a pochi metri dalla base navale Nato".
Non è da meno la replica della senatrice di Fratelli d'Italia, Anna Maria Fallucchi: "Il M5S voleva trasformare Taranto in una colonia cinese e non gli è riuscito, mentre il ministro Urso invece ha posto le basi per il rilancio dell'ex Ilva dopo i disastri provocati da Grillo e soci. Magari lo sa bene proprio il ministro, che in quel periodo era il Presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica". Sulla stessa linea anche Ignazio Zullo, anche lui senatore di Fratelli d'Italia.
Nel suo approdo a Taranto, che rimane per certi versi sorprendente, Baku SC è affiancata dalla holding statale Azerbaijan Investment, controllata dal ministero dell'Economia. Il governo azero risponde a Ilham Aliyev, presidente al potere da vent’anni e rafforzato dalla vittoria militare nel Nagorno Karabakh contro l'Armenia. Lo scorso anno è stato rieletto per un quinto mandato con più del 90 per cento dei voti in uno scrutinio boicottato dall’opposizione.
Il logo di Azerbaijan Investment, holding statale azera
Aliyev, 63 anni, che ha ereditato il potere alla morte del padre nel 2003, ha ottenuto il 92 per cento dei voti in una elezione in cui l'affluenza è arrivata al 67 per cento. Gli elettori potevano scegliere tra sette candidati, ma nessuno degli altri sei costituiva una reale alternativa, “in quanto avevano sostenuto Aliyev nel passato recente”, ha affermato l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).
Il presidente Aliyev
I partiti di opposizione come detto hanno boicottato le presidenziali del 2024, definendole una “farsa”.
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