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Il Siderurgico

PeaceLink: "Ecco perché l'ex Ilva non può essere autorizzata a produrre"

Il caso della Valutazione di Impatto Sanitario e il parere dell'Istituto Superiore di Sanità

Acciaierie d'Italia - dal sito internet di Cimolai

Acciaierie d'Italia - dal sito internet di Cimolai

L'associazione ambientalista PeaceLink "ritiene che, in assenza di garanzie per la salute pubblica e in presenza di un parere così netto dell'Istituto Superiore della Sanità, non venga data l'autorizzazione a produrre allo stabilimento ex Ilva": è quanto si legge in una nota.

"L'azienda Acciaierie d'Italia" ricorda PeaceLink "aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario delle emissioni in uno scenario produttivo di 6 milioni e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue, sostenendo che, grazie all'adozione delle migliori tecnologie disponibili (BAT), le emissioni "post operam" sarebbero rientrate - in entrambi gli scenari - sotto la soglia di rischio accettabile. Ma l'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata. Questa presa di posizione dell'ISS rappresenta un segnale forte. La VIS commissionata dall'azienda presenterebbe per l'ISS criticità metodologiche che porterebbero a una sottostima del rischio sanitario effettivo".

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