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Primo Maggio

Tra parole e musica, la festa per il lavoro che non c'è

I dati preoccupanti di sindacati e imprese, la denuncia sociale del "Concertone"

Il concertone del primo maggio a Taranto - archivio

Il concertone del primo maggio a Taranto - archivio

Primo Maggio, festa del Lavoro. Mica facile, a Taranto. Dove il lavoro è poco, spesso precario, troppe volte mortale.

Il tasso di occupazione registrato a Taranto e provincia nel 2022 (dati presentati da INPS a novembre 2023) è del 38,4% rispetto al 42,6% della Puglia e il 52,2% del dato nazionale. Il tasso di disoccupazione territoriale è del 13,1%, rispetto al 12,1% della regione. Ma quel 38,4% subisce un ulteriore corrosione in virtù delle tabelle che configurano l’uso degli ammortizzatori sociali. A Taranto e provincia i lavoratori e le lavoratrici che ne hanno dovuto fare ricorso solo quasi 25mila per un importo totale di oltre 10 milioni di ore. Dati presentati dalla Cgil ionica alla vigilia del 25 Aprile, che il sindacato aveva deciso di dedicare «ai nostri “resistenti” di oggi, quelli che quotidianamente incontriamo nelle stanze dei nostri sindacati di categoria, in fila ai CAAF, agli sportelli INCA» per usare le parole del segretario generale della Cgil di Taranto, Giovanni D’Arcangelo, che ha ricordato come «se è vero che fu il lavoro, a salvare dopo il 1945, l’Italia, è oggi il lavoro che manca, che si precarizza sempre di più, che consuma il suo potere d’acquisto, ad essere il conflitto che questi milioni di resistenti affrontano a mani nude e a volte senza speranza e ascolto».

«Nei bacini di crisi gestiamo lo sgomento di quasi 5.000 lavoratori in Cassa Integrazione (ordinaria e straordinaria), e le speranze infrante di quasi 400 lavoratori e lavoratrici che nel mondo del commercio, del tessile, dell’edilizia, dell’igiene ambientale, della metalmeccanica o della grande distribuzione sono finiti ai margini» la riflessione di Giuseppe Romano mentre  Tiziana Ronsisvalle ha posto l’accento sulla questione femminile: «Le donne che lavorano sono poco più di 52mila rispetto agli oltre 104mila uomini e spesso a loro vengono affidati i lavori più precari, quelli costellati da continui cambi d’appalto, da servizi di estrema necessità come quelli di cura e accudimento, derubricati al ruolo di pratiche numeriche per riempire le caselle dei Piani Sociali di zona».

Un dato, che insieme a quello della disoccupazione femminile, fa il paio anche con la Resistenza attuata dalle donne a capo di famiglie mono-genitoriali. «Nella sola città di Taranto le famiglie mono-genitoriali sono in tutto quasi 15mila, di cui oltre 11mila composte da donne e dai loro figli – continua Tiziana Ronsisvalle – Nuclei famigliari che vivono il precariato del lavoro, ma anche un precariato di vita, senza assistenza, servizi di conciliazione vita e lavoro, prolungamento dei tempi scuola».

Salute e lavoro, doppia emergenza

Sono «le forti incertezze, i bassi salari, il potere di acquisto eroso dall’inflazione, i mancati rinnovi dei contratti collettivi nazionali, la precarietà diffusa e lo sfruttamento, soprattutto per i più giovani» le criticità del territorio su cui è necessario tenere accesi i riflettori, secondo Giovanni D’Arcangelo, Gianfranco Solazzo e Pietro Pallini, segretari generali di Cgil Taranto, Cisl Taranto-Brindisi e Uil Taranto.

«Celebreremo la giornata del Primo Maggio di fronte l’ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto. Il programma della giornata si concretizzerà con un presidio di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, giovani, con inizio alle ore 10 e sino alle ore 12 circa» hanno spiegato. Durante lo svolgimento dell’evento, il gruppo musicale “Pino Pichierri Acoustic Quartet” intonerà armonie sonore dedicate alla Festa delle Lavoratrici e dei Lavoratori. D’Arcangelo, Solazzo e Pallini hanno ricordato come «il Primo Maggio rappresenta non solo una festa, ma un’occasione preziosa per accendere i riflettori su vecchi e nuovi bisogni. Diritti calpestati, divari, disuguaglianze, lavoro insicuro e morti sul lavoro sono oramai la vera e propria emergenza da affrontare e per la quale è necessario battersi tutti i giorni». Dai vertici locali dei sindacati confederali è stato posto l’accento anche su «salute e sicurezza sul lavoro, le due emergenze meritevoli di urgente attenzione e mirati investimenti. Il sistema sanitario pubblico è al collasso e in Italia milioni di persone in povertà sono costrette a rinunciare alle cure. La drammatica carenza di personale, conseguenza di un lungo periodo di blocco del turn over va necessariamente superata con l’adozione di un piano straordinario di assunzioni per sopperire a pesanti carichi di lavoro che stanno gravando operatrici e operatori della sanità, già mortificati economicamente e professionalmente».

Le imprese che muoiono

Per Taranto - e per Brindisi - sono negativi anche i numeri della crescita imprenditorale, che al lavoro è legata a doppio filo. La provincia ionica registra un tasso pari a - 0,35%, quella di Brindisi a - 0,04%. Numeri che accomunano i due territori alle altre province della Regione, con la sola eccezione di Lecce. Sono i risultati del rilascio trimestrale di Movimprese da parte di Unioncamere - Infocamere. «Una situazione» il commento del presidente della Camera di commercio di Brindisi - Taranto, Vincenzo Cesareo «causata tanto dalle ripercussioni dello stato dell’economia nazionale e globale, quanto dalle peculiari crisi locali che incidono di certo sul desiderio di far nascere un’impresa e sulla possibilità di tenerla in vita». I saldi negativi, rispettivamente -181 unità per Taranto e -14 per Brindisi, sono determinati dalla differenza tra iscrizioni (775 per Taranto; 604 per Brindisi) e cessazioni non d’ufficio (956 per Taranto; 618 per Brindisi) intervenute nel trimestre. Per entrambi i territori, i grandi settori tradizionali, come buona parte dei comparti produttivi, mostrano dinamiche negative. In particolare, per la provincia di Taranto, il saldo peggiore è registrato dal Commercio (- 159 unità), seguito da Agricoltura (-133) ed Attività manifatturiere (-34). Anche nella provincia di Brindisi il peggior saldo lo ha realizzato il commercio (-92 unità nel trimestre), seguito dal settore Agricoltura (-64 unità) e da attività dei servizi di alloggio e ristorazione (- 19 unità). Pochissimi i settori che denotano piccole variazioni positive. Dal punto di vista organizzativo è la forma della società di capitali l’unica a presentare saldi positivi a livello nazionale, regionale e locale. A Taranto si è registrata una crescita pari a +0,89%; a Brindisi il tasso per questa forma giuridica è pari all’1,27%. Negativi i risultati per società di persone e ditte individuali, mentre per le altre forme, Taranto mostra un tasso di crescita negativo (-0,36%), Brindisi positivo (+0,18%).

La musica "libera e pensante"

A Taranto il Primo Maggio è da undici anni  anche all’insegna della musica con il concertone “libero e pensante” dell’Uno Maggio. Al Parco delle Mura Greche dalle ore 14 si esibiranno i numerosi artisti che hanno scelto di aderire all’iniziativa a titolo gratuito: Area (in occasione dell’anniversario dalla scomparsa di Demetrio Stratos), Brunori Sas, Serena Brancale, Cristiano Cosa, Frenetik, Valerio Lundini e I VazzaNikki, Mannarino, Mama Marias & Don Ciccio, Marlene Kuntz, Gabriella Martinelli, Francesca Michielin, N.A.I.P., Emma Nolde, Willie Peyote, Selton, Terraross, Tre allegri ragazzi morti e i vincitori del contest Musica ControLeMafie, i Malvax. Insieme a loro anche la Uno Maggio Orchestra, una “super band” creata per l’occasione, composta da musicisti straordinari che interagiranno con molti degli artisti in line up. Ecco la formazione: Roberto Angelini alle chitarre, Fabio Rondanini alla batteria, Gabriele Lazzarotti al basso, Adriano Viterbini alle chitarre, Andrea “Fish” Pesce alle tastiere, Rodrigo D’Erasmo al violino, Vincenzo Lato alle percussioni, Francesco Fratini alla tromba, Simone  Alessandrini al sax e Tahnee Rodriguez ai cori.

Ma anche per questa edizione, la musica farà da amplificatore alla voce degli attivisti che interverranno dal palco per condividere e discutere dal vivo i temi politici intorno ai quali è nata la manifestazione. Tra questi: Amnesty International, Fridays For Future, NoTav, Roberto Salis, Mariangela Tarì, Parisa Nazari per Donna, Vita, Libertà dall’Iran, Raffaele Crocco, Ultima Generazione, XR Puglia, Nico Piro e alcune testimonianze direttamente dalla Palestina in guerra.

«Questa edizione è una sfida impossibile, è la nostra lotta che resiste, è la risposta all’incoraggiamento e al sostegno ampiamente ricevuti. È il diritto a difendersi – dichiara il Comitato dei Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti. Se vogliamo restituire all’incognita del domani il carico di emozioni che parte da legittimi desideri dobbiamo opporci all’orientamento sempre più esplicito di un governo che nei servizi fondamentali della formazione, dell’informazione e della cura, privilegia il revisionismo alla conoscenza, l’asservimento allo spirito critico, il privato al pubblico. Vogliamo poter dire con fiducia a chi guarda al domani: “Sogna, ragazzo sogna”! Vogliamo che la cultura sia l’arma unica ed efficace per difendere la pace, che restituisca l’importanza cruciale alla memoria affinché quello che è stato non debba ripetersi mai più».

«In un momento buio come quello che stiamo vivendo, Uno Maggio Taranto vuole essere più che mai un grido di resistenza, presenza civica, vicinanza ai movimenti che lottano ogni giorno – le parole dei direttori artistici Antonio Diodato, Roy Paci e Michele Riondino. Una manifestazione organizzata dal basso, da lavoratori, cittadini, esseri umani che credono nel confronto, nell’incontro, nell’importanza di ritrovarsi e riconoscersi in un giorno di festa che, ormai molto spesso e da molto tempo, sembra aver perso una reale connessione con la realtà. Crediamo fortemente nel potere che la musica ha di amplificare messaggi e conoscenza. Perciò grazie ancora una volta agli artisti, ai movimenti, a tutte le realtà che hanno deciso di essere con noi anche quest’anno».

Il timone di Uno Maggio Libero e Pensante 2024 al Parco delle Mura Greche di Taranto, viene preso da alcuni dei suoi storici conduttori che dalla prima edizione hanno gestito con passione le 12 ore di evento: Valentina Petrini, grazie alla quale Uno Maggio Libero e Pensante ha mantenuto la sua dimensione d’inchiesta; Andrea Rivera, che ha contribuito dall’inizio con la sua satira a guidare una giornata piena di colpi di scena; Martina Martorano, conduttrice radio e tv e consulente musicale di Propaganda Live e la giornalista Serena Tarabini, entrambe attive da anni sulla manifestazione».

Per assicurare la mobilità di quanti assisteranno al Concertone Kyma Mobilità ha istituito un servizio navetta che si svolgerà a partire dalle ore 13.00 di oggi mercoledì 1° maggio e fino alle ore 00.30 del giorno successivo, con partenze ogni 20 minuti  dal Terminal “Park Cimino”, dove sono disponibili 400 posti auto gratuiti, fino alla rotatoria tra Viale Unicef/Via Consiglio/Via Rigliaco (Meridiana). Per usufruire del servizio navetta i passeggeri dovranno acquistare, direttamente dagli addetti alle verifiche presenti in loco, il biglietto di corsa semplice del costo di un euro, sia per l’andata sia per il ritorno.

Nella stessa giornata di oggi per lo svolgimento della medesima manifestazione sarà interdetta la circolazione nell’area antistante e limitrofa al Parco archeologico Mure Greche; per questo i percorsi di alcune linee degli autobus di Kyma Mobilità seguiranno variazioni di percorso e sempre oggi, in occasione della Festività nazionale del Lavoro i servizi ordinari delle linee degli autobus di Kyma Mobilità subiranno una interruzione tra le ore 14.00 e le ore 18.00, per poi riprendere il servizio ma anticipando l’ultima corsa di servizio alle ore 23.00 circa.

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