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rubrica poetica
09 Marzo 2024 - 08:00
Vita floreale
La rubrica settimanale "controVerso" è dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è deciso di raccogliere in questa pagina le più belle poesie che di volta in volta vorrete inviare.
Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato sul quotidiano Buonasera in edizione cartacea, digitale e online nella apposita sezione, dovrà:
Ogni settimana tre poesie, tra quelle più significative, saranno scelte, recensite e pubblicate nella rubrica "controVerso" sull'edizione cartacea e digitale del sabato e visibili online la domenica mattina dalle ore 9:00.
Altre, invece, verranno selezionate e pubblicate esclusivamente online come "Poesia del Giorno" sul sito web di Buonasera e sui canali social.
Le tre poesie pubblicate sabato 9 marzo sono:
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Un tortuoso cammino
nell’incognita
irti cipressi
in umile preghiera–
a riparar dal vento
ad adornare
paesaggio essenziale
perso nel giallo
Nebuloso orizzonte
dalle spemi dell’alba
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di Raymonde Simone Ferrier di Bologna
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Recensione
“Un’esistenza” rispetta nella costruzione le norme del “choka”, una forma poetica giapponese caratterizzata da uno stile ritmico e una struttura lineare, offre un terreno fertile per esprimere queste riflessioni in modo chiaro e penetrante. Il poema si apre con un'immagine suggestiva di un "tortuoso cammino" che porta verso l'ignoto. Questo richiama alla mente l'idea di un viaggio interiore o spirituale, con il paesaggio esterno che riflette il paesaggio intimo dell'individuo. Gli "irti cipressi" aggiungono un senso di mistero e solennità, mentre l'"umile preghiera" suggerisce un atteggiamento di reverenza e connessione con il divino o con il sacro. La poesia di Raymonde Simone Ferrier continua ad esplorare la dualità tra protezione e bellezza, con la preghiera che funge da rifugio dal vento e, al tempo stesso, come mezzo per "adornare / paesaggio essenziale". Questa tensione tra protezione e adornamento potrebbe simboleggiare la ricerca umana di equilibrio tra sicurezza e crescita personale, tra conservazione e trasformazione. Il riferimento al "giallo / nebuloso orizzonte" suggerisce un senso di incertezza e ambiguità, ma anche la promessa di una nuova alba e di nuove speranze. Questa immagine finale indica un senso di speranza e possibilità, suggerendo che nonostante le sfide e le incertezze della vita, ci sia sempre la possibilità di rinascita e di un nuovo inizio.
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Strisciano come serpenti
sulla terra arida
Bruciata, arida verso i suoi frutti.
La vitalità instancabile del suo coraggio
Nell’innalzare inni emblematici
per le vie del cielo
Nudi rami spinosi attorcigliati in fila
Sono le nostre mani innocenti
colpevoli di non raggiungere l’infinito.
Dove la gioia e il dolore
chiusi tra le sbarre del destino
custode infallibile dagli occhi di lince.
dove l’attimo scorre nello spazio della libertà.
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di Margherita Bonfrate di Taranto
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Recensione
La poesia affronta temi profondi, universali ed esplora la natura umana e la complessità dell'esistenza. Il titolo suggerisce un'immagine di accoglienza e sostegno, proponendo l'idea di un abbraccio materno o di una forza che sostiene e protegge. Questo tema di protezione e resilienza si riflette nel testo stesso della poesia, che descrive le mani umane come "serpenti" che strisciano sulla terra arida. Questa immagine suggestiva propone un senso di determinazione e perseveranza nonostante le avversità, poiché le mani umane continuano a lottare e a cercare la vita anche nelle condizioni più difficili. La poesia procede poi a esplorare la dualità dell'esistenza, con riferimenti alla vitalità e al coraggio che si oppongono alla desolazione e all'aridità della vita. L'"innalzare inni emblematici / per le vie del cielo" suggerisce una ricerca di significato e di trascendenza, con la speranza di superare le sfide della vita e di trovare un senso di realizzazione più elevato. L'immagine dei "nudi rami spinosi attorcigliati in fila / Sono le nostre mani innocenti / colpevoli di non raggiungere l’infinito" offre una riflessione profonda sulla natura umana e sul desiderio di trascendenza e di connessione con l'infinito. Questo contrasto tra la fragilità umana e l'aspirazione all'eterno crea una tensione emotiva che permea l'intera poesia. I versi di Margherita Bonfrate riflettono sulla natura ambivalente della vita stessa, con riferimenti alla gioia e al dolore che coesistono tra le "sbarre del destino". Questa immagine suggerisce che, nonostante le limitazioni e le difficoltà che la vita può presentare, c'è sempre la possibilità di trovare libertà e significato nell'esperienza umana. La poesia è stata pubblicata da Gabrieli editore.
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Ogni giorno ci insegna qualcosa,
anche le spine di una rosa,
ma a volte il dolore è così immenso
che tutto intorno diventa
privo di senso.
Un cappio sarebbe poco dignitoso
per morire,
resto qui nella speranza
di non fallire.
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di Jennifer Giustafine di Anzio (RM)
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Recensione
I versi propongono una riflessione intima e toccante sulla natura del dolore umano e sulla sua inevitabile presenza nella vita di ognuno. L'apertura della poesia con l'affermazione "Ogni giorno ci insegna qualcosa" indica un'attitudine di apprendimento e crescita, anche attraverso le esperienze dolorose. Questo suggerisce che, nonostante la sofferenza, ci sia sempre la possibilità di trarre insegnamenti e crescere come individui. La metafora delle "spine di una rosa" rappresenta vividamente il concetto che anche le cose belle e piacevoli possono portare con sé una punta di dolore. Questo contrasto tra la bellezza e il dolore sottolinea la complessità della vita e delle emozioni umane. La poesia di Jennifer Giustafine affronta anche la sensazione di smarrimento e disorientamento che il dolore può provocare, con l'immagine di un mondo che diventa "privo di senso" quando il dolore diventa troppo intenso. Questo riflesso della perdita di senso e di direzione aggiunge una profondità emotiva alla poesia, trasmettendo il senso di sconcerto e di spaesamento che spesso accompagna il dolore intenso. La poesia si conclude con una nota di speranza e di resistenza, con il narratore che sceglie di restare e di lottare nonostante la tentazione di arrendersi. L'immagine del "cappio" suggerisce il desiderio di fuga dal dolore attraverso la morte, ma la decisione di rimanere "nella speranza / di non fallire" dimostra una determinazione a resistere e a trovare un significato anche nell'esperienza del dolore.
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Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
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