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Bari

Voto di scambio politico-mafioso, gli indagati fanno scena muta davanti al Gip

L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia coinvolge un assessore di Modugno, candidato alle Regionali, ma anche presunti affiliati al clan Parisi e altri quattro indagati per reati connessi

La sede della Procura di Bari

La sede della Procura di Bari

BARI - Si è avvalso della facoltà di non rispondere Antonio Lopez, 40 anni, ex assessore alle Attività produttive del Comune di Modugno e candidato di Forza Italia alle prossime elezioni regionali. L’esponente politico, arrestato nei giorni scorsi, è comparso davanti al gip Giuseppe Montemurro per l’interrogatorio di garanzia. Lopez ha dichiarato di voler chiarire le accuse in un momento successivo.

Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Bari, l’ex assessore sarebbe coinvolto in un presunto voto di scambio politico-mafioso risalente alle elezioni comunali di Modugno del 2020. In particolare, avrebbe accettato da Cristian Stragapede, 35 anni, ritenuto vicino al clan Parisi, la promessa di un pacchetto di voti in cambio di 25 euro a preferenza e di altre utilità.

Gli inquirenti sostengono inoltre che Lopez avrebbe agito come intermediario per conto di Nicola Bonasia, anche lui indagato e successivamente eletto sindaco di Modugno. Durante il ballottaggio, Stragapede avrebbe garantito un ulteriore appoggio elettorale in cambio della promessa di un posto di lavoro.

Anche Stragapede si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice. Entrambi restano detenuti in carcere.

Nello stesso procedimento sono stati arrestati altri quattro uomini, accusati di reati diversi, che vanno dall’estorsione alla detenzione illegale di armi da fuoco. Si tratta di Felice Giuliani, 59 anni, Vincenzo Costantino, 53, Raffaele Strafile, 52, e Eugenio Damiano Giuliani, 34.

Felice Giuliani, interrogato per rogatoria, ha a sua volta scelto di non rispondere alle domande del giudice.

L’indagine, coordinata dalla Dda di Bari, punta a fare luce su una presunta rete di rapporti tra politica locale e ambienti criminali che avrebbe influenzato il voto amministrativo del 2020 a Modugno.

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