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Il comandante dei Carabinieri onora il sacrificio del brigadiere Carlo Legrottaglie ucciso a Francavilla Fontana

Il generale Salvatore Luongo ha incontrato la famiglia del brigadiere capo ucciso lo scorso 12 giugno, conferendo encomi solenni e il grado di maresciallo alla memoria

Il comandante dei Carabinieri onora il sacrificio del brigadiere Carlo Legrottaglie ucciso a Francavilla Fontana

Salvatore Luongo

ROMA - Commozione e riconoscenza istituzionale hanno segnato la cerimonia che oggi, nella Capitale, ha visto il generale di corpo d’armata Salvatore Luongo, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, incontrare la moglie e le figlie di Carlo Legrottaglie, brigadiere capo ucciso il 12 giugno a Francavilla Fontana (Brindisi) durante un conflitto a fuoco con due malviventi a bordo di un’auto rubata.

«Carlo non è più tra noi – ha dichiarato Luongo – ma la sua eredità continua a vivere. In questa solenne cerimonia non rendiamo soltanto un doveroso riconoscimento istituzionale: celebriamo l’essenza stessa di ciò che significa essere Carabiniere».

Nel corso dell’incontro, il comandante generale ha consegnato, alla memoria, le insegne del grado di maresciallo e un encomio solenne alla moglie del militare caduto. Un encomio solenne è stato attribuito anche al brigadiere Costanzo Giuseppe Garibaldi, in servizio con Legrottaglie il giorno della tragedia.

Il generale Luongo ha definito le ricompense «la sintesi di una vita vissuta con onore, senza indugio e oltre ogni convenienza personale», parole che hanno suggellato un momento di forte intensità emotiva e di profondo rispetto per chi ha servito lo Stato fino all’estremo sacrificio.

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