GROTTAGLIE – Si è conclusa in modo drammatico la caccia ai responsabili della sparatoria costata la vita al brigadiere capo Carlo Legrottaglie, ucciso all’alba in seguito a una rapina a un distributore di carburante sulla strada tra Francavilla Fontana e Grottaglie.
I due rapinatori, entrambi originari di Carosino, avevano trovato rifugio in una masseria isolata nelle campagne di Masseria Le Monache, nel territorio di Grottaglie. A individuarli sono stati due agenti della Polizia di Stato del commissariato di Grottaglie, che si sono avvicinati a bordo di una motocicletta. Non appena i malviventi si sono accorti della loro presenza, hanno aperto il fuoco, innescando un conflitto a fuoco violento e ravvicinato.
Uno dei due, Michele Mastropietro, 59 anni, con numerosi precedenti penali tra cui un assalto a un portavalori avvenuto il 2 maggio 2013 nei pressi di Monteiasi, è stato colpito alla testa e alle mani. Il suo corpo è stato ritrovato accanto a una pistola. Soccorso d’urgenza dal 118 con l’elisoccorso, per lui non c’è stato nulla da fare.
Il secondo uomo, è stato arrestato e trasferito per gli accertamenti nella caserma dei carabinieri di Martina Franca. I due sarebbero stati intercettati dopo aver chiesto a un contadino della zona un’auto per fuggire. Il rifiuto dell’uomo e il tentativo di fuga a piedi avrebbero messo gli agenti sulle loro tracce.
La giornata si chiude con un bilancio pesantissimo: un carabiniere ucciso, un rapinatore morto e un altro catturato, in una vicenda che ha sconvolto l’intera comunità e l’Arma dei carabinieri, ancora sotto shock per la perdita di un servitore dello Stato, a pochi giorni dalla pensione.
Sulla vicenda interviene con parole accorate anche Onofrio Di Cillo, sindaco di Carosino, città che ha dato i natali ai due malviventi. E il Primo cittadino non sa darsi pace: «Come Sindaco di Carosino esprimo, anche a nome di tutta la comunità carosinese, profondo rammarico e dolore per la barbara uccisione del Carabiniere Carlo Legrottaglie, prossimo alla pensione, caduto questa mattina nell'adempimento del suo dovere. In questo momento di grande tristezza, esprimo la più sentita solidarietà a tutta l'Arma dei Carabinieri, che ogni giorno, senza risparmiarsi, mette in pericolo la propria vita per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.
Desidero anche esprimere la mia vicinanza alla famiglia del Carabiniere ucciso, in questo momento così drammatico e doloroso, in cui ogni parola è insufficiente ad esprimere i sentimenti provati.
La notizia che i rapitori inseguiti e autori della tragica morte del Carabiniere siano cittadini della nostra comunità aggiunge ulteriore costernazione e sconcerto a questa vicenda già di per sé molto dolorosa. La ferma condanna di tale atto di violenza che ha sconvolto non solo il nostro territorio, ma tutta la nazione, è quanto mai urgente, da parte di tutti, per ribadire con forza la necessità di rispettare il valore della vita umana e il lavoro di tutti coloro che, come i Carabinieri, proteggono e difendono la vita e la dignità di tutti».