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Calcio

Campbell non chiarisce, Melucci sì

La conferenza a Palazzo di Città con l'imprenditore inglese pronto ad acquistare il Taranto

Melucci Campbell

Il sindaco Melucci alla conferenza di presentazione di Mark Campbell

Alla fine chi ha detto le parole più chiare è stato il sindaco Rinaldo Melucci. Il primo cittadino ha rinfacciato alla città di aver fatto fallire il progetto Gabetti, quello del nuovo stadio con annesse operazioni immobiliari di contorno, anche se in verità di contorno sembrava essere lo stadio rispetto al mega hotel e al centro commerciale che si volevano realizzare. Il messaggio è stato chiaro: chi investe ha prospettive molto più larghe di quelle meramente sportive.

L’incursione tarantina di Mark Campbell, o chi per lui, potrebbe quindi non avere come fine solo ed esclusivamente le sorti tecnico-sportive dei colori rossoblù, al di là della spropositata promessa/obiettivo di portare il Taranto in serie A. Melucci è stato chiarissimo nell’enunciare – in via generale – le ragioni che spingono i fondi ad entrare nello sport: per la finanza lo sport è solo un veicolo per investire nel real estate, cioè nel mercato immobiliare. Lo stesso sindaco ha fatto riferimento alla gestione degli impianti per i Giochi del Mediterraneo: dallo stadio di calcio a quello del nuoto. Del resto, perché un investitore privato, proveniente addirittura dall’estero, dovrebbe lanciarsi in una operazione così spericolata come quella di prelevare una società sull’orlo del baratro, sulla quale pendono procedure fallimentari e con una squadra ultima in classifica che tra qualche settimana rischia di dover essere considerata già virtualmente retrocessa a causa delle pesantissime penalizzazioni in arrivo? L’orizzonte è dunque molto più ampio e Melucci si sta facendo garante di questa operazione ad altissimo tasso di rischio. Il conto politico che rischia di pagare – insieme a chi gli sta intorno - è salatissimo. Col calcio ci si fa male sul serio, come la storia di questa città insegna. 

Campbell, dal suo canto, non ha fugato alcun dubbio: né sulla solidità finanziaria della sua società né sui fantomatici soci che lo sorreggerebbero in questa avventura. Molto abbottonato, piuttosto teso: un altro Campbell rispetto al simpaticone che l’altra sera ha offerto birra per tutti.  

           

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