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Calcio

Un pakistano per il Taranto, ecco il nome che fa sognare i tifosi

C'è attesa per la conferenza stampa di domani a Palazzo di Città

Shahid Khan - foto da BeIn Sport

Shahid Khan - foto da BeIn Sport

Shahid Khan. Eccolo il nome che, dopo essere rimbalzato nelle chat e sui social da ieri sera, ha turbato - in positivo - la notte dei tifosi del Taranto. Un imprenditore pakistano, della nazionalità del socio che Mark Campbell, il discusso imprenditore inglese presidente in pectore del club rossoblù, ha annunciato di avere al suo fianco nell'operazione che lo ha già portato ad essere ricevuto con tutti gli onori a Palazzo di Città. Proprio in municipio si terrà domani, lunedì, a mezzogiorno, l'attesissima conferenza stampa che dovrebbe (perchè questa è dall'inizio una storia tutta al condizionale) far cadere ogni velo su una vicenda politico-sportiva che rimane ancora nebulosa. 

Ci sarà Campbell, ci saranno il sindaco Rinaldo Melucci ed il vice Gianni Azzaro, che si sono esposti tantissimo, e - come riportato ieri da Antenna Sud - potrebbe entrare in scena il "socio pakistano". Sulla cui identità la ridda di voci è tornata ad infuriare in modo vorticoso, in una città che da mercoledì pomeriggio sembra vivere uno stato febbricitante, tra esaltazione e down, la cui manifestazione fisica è stata la bevuta collettiva da cinquecento euro offerta da mr Campbell, uno che comunque andrà a finire questo strano romanzo popolare ha dimostrato di certo di saper stare al mondo. 

Shahid Khan è pakistano e (a differenza di Campbell) anche americano visto che, esponente di una famiglia della buona borghesia del suo Paese, si è trasferito negli Stati Uniti per studiare al college, e negli States è diventato - lui sì senza timore di smentita - uno degli uomini più ricchi del mondo, iniziando a lavorare in una azienda dell'automotive sino a scalarla e diventare il proprietario della Flex-N-Gate, che fornisce componenti a Toyota ed a altra case automobilistiche. Ha acquisito la cittadinanza americana ed è entrato nel mondo dello sport, con l'acquisizione della franchigia di football NFL dei Jacksonville Jaguars e del club calcistico inglese del Fulham.

Negli scorsi mesi il suo nome è stato accostato anche alla Ternana, mentre a Taranto indirettamente lo abbiamo già visto: è infatti il proprietario del fantasmagorico yacht Kismet, affittato dalla produzione del film Netflix di Michael Bay "Six Underground", girato in parte anche in riva allo Jonio dove lo scintillante megayacht ha fatto bella mostra di sè. 

Ora, se davvero Khan è l'asso che Campbell (e, forse ancora di più, Melucci) calerà sul tavolo, quanto accaduto in questi giorni al limite del surreale assumerebbe una valenza diversa. Ma è un "se" gigantesco, grande più del Kismet, verrebbe da dire. E' freschissima la stroncatura che un giornale nazionale autorevole come il Corriere della Sera ha fatto di Campbell e del suo scintillante approdo a Taranto, con contorno istituzionale. E l'identità del misterioso socio pakistano resterà verosimilmente sotto embargo sino a mezzogiorno di domani, quando ci si auspica che venga fatta definitiva chiarezza sul "nuovo Taranto". E', a questo punto, un dovere delle istituzioni cittadine, che ancora tramite l'assessore alla Cultura Angelica Lussoso hanno alluso alla bontà dell'operazione. Lussoso ha voluto pizzicare i giornalisti "tutti esperti in fondi, azioni, cessioni..." chiedendo sugli onnipresenti social "ma realmente credete che delle trattative così importanti non vengano seguite da commercialisti esperti, che fanno i dovuti approfondimenti? Secondo voi, ci si esporrebbe davvero così tanto, se non fosse una cosa certa e risolutiva?".

I sogni possono essere bellissimi. Ma a volte, quando ci si risveglia, resta solo il rimpianto che non siano veri.

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