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Il Siderurgico

Ex Ilva, parla Salis. "Io difendo Genova. Pronti a discutere dello staccarci da Taranto"

Le parole della sindaca del capoluogo ligure, volto in grande ascesa dei progressisti, al Foglio

Silvia Salis

Silvia Salis

"Da sindaca difendo in primo luogo la mia città. Se la soluzione per salvare Genova è staccarla, annetterla al Polo del nord o qualsiasi altra strada che possa mantenere la capacità produttiva e il numero di occupati, siamo disponibili a sederci al tavolo e parlarne". Ipse dixit Silvia Salis, sindaca di Genova, volto in ascesa del cosiddetto campo progressista (e/o largo), in un colloquio con Il Foglio.

Si parla, manco a dirlo, di ex Ilva, oggi Acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria.

Il titolo del pezzo firmato da Maria Carla Sicilia è esplicito: Silvia Salis: “In prima linea per salvare l’ex Ilva di Genova. Anche senza Taranto”. Sul quotidiano diretto da Claudio Cerasa Salis dice che "lo sviluppo economico è un tema che deve riguardare qualunque sindaco, perché le scelte governative hanno ricadute occupazionali che dobbiamo gestire. Per questo sono impegnata in prima linea" e che "si parla del Polo del nord, sicuramente è una strada che si può percorrere. Noi speriamo che ci sia una visione industriale per tutte le aree ex Ilva d’Italia, è questo che chiediamo al governo, anche perché lo spacchettamento genera debolezze".

Però, chiede l'intervistatrice? “Da sindaca difendo in primo luogo la mia città. Se la soluzione per salvare Genova è staccarla, annetterla al Polo del nord o qualsiasi altra strada che possa mantenere la capacità produttiva e il numero di occupati, siamo disponibili a sederci al tavolo e parlarne”.

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