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La polemica

Ambiente svenduto, scontro sulla sentenza della Corte d'Appello

La Russa: perché Emiliano può commentare la sentenza e Meloni viene attaccata su Open Arms? Avs intanto attacca la Presidente del Consiglio per il «silenzio» sul processo per disastro ambientale

Ignazio La Russa

Ignazio La Russa

La sentenza della Corte d'Appello per il processo Ambiente Svenduto diventa terreno di scontro politico anche a livello nazionale. A farne riferimento è stato il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervenuto alla festa di Fratelli d'Italia. La Russa ne ha parlato a proposito degli attacchi ricevuti dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha commentato la richiesta di condanna del ministro Matteo Salvini al processo Open Arms.

«Guardate questo titolo - ha detto La Russa mostrando una pagina de La Stampa -  "La premier attacca i giudici, è un precedente gravissimo". No, la premier attacca i pubblici ministeri, non i giudici: non è una questione di lana caprina. Questo fa venire in mente che c'è una discussione aperta sulla separazione delle carriere».

«Invece - ha proseguito il Presidente del Senato - il Corriere della sera dice correttamente "l'accusa". E poi vedo che il governatore Emiliano critica il processo sull'ex Ilva: perché lui può e altri no?».

Di orientamento diametralmente opposto il commento di Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Affari costituzionali della Camera: «La presidente Meloni non ha trovato tempo e probabilmente voglia di dire neanche una parola sulla sentenza di Taranto che potrebbe determinare la prescrizione per reati gravissimi e che riguarda migliaia di persone avvelenate dall'Ilva ma la sua difesa è scattata immediatamente contro la richiesta condanna a 6 anni dei PM di Palermo per difendere il suo alleato Salvini. Ha a cuore gli affari propri non quelli del Paese. È chiarissimo ormai che Matteo Salvini e questa destra pensano che vincere le elezioni significhi essere sopra le leggi nazionali, internazionali e quelle della decenza».

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