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Il focus
01 Settembre 2024 - 09:19
Nave Garibaldi
"Nave Garibaldi non si muova da Taranto, e divenga un museo galleggiante, emblema di un turismo culturale diversificato, e moderno, per il quale andare orgogliosi. Tutti".
L'associazione Aigi, che raggruppa diverse imprese tarantine della metalmeccanica, fa sentire la voce delle aziende in merito al caso della portaerei destinata al disarmo ed alla conversione in museo - gettando però l'ancora a Genova.
"Siamo pronti – così come fatto nel recente passato – ad ingaggiare battaglie, anche plateali se fosse necessario con quanti vorranno accompagnarci, perché i diritti di un determinato territorio non vengano calpestati", spiegano dall'associazione. Che nella nave-museo intravede la possibilità di agganciare Taranto al treno della "blue economy". Un settore cresciuto lo scorso anno ad un ritmo del 15%: più del doppio della crescita percentuale complessiva dell'intero Paese. Le imprese che operano in questo specifico campo ammontano a 228 mila unità. Con più di un milione di lavoratori - e un giro d'affari che sfiora i 65 miliardi di euro annui. L'economia del mare, declinata in tutti i suoi molteplici aspetti, rappresenta il 10,2% del Pil nazionale.
"Sono queste grandezze, unitamente alla storia socio-economica di Taranto, alla sua straordinaria valenza geopolitica, al fatto che ospiti la più prestigiosa base navale della Marina Militare, alla necessità che si delineino logiche di sviluppo sempre più integrate e di sistema nel prossimo futuro, a rendere naturale la candidatura del capoluogo ionico perché possa ospitarsi in loco un museo galleggiante. Rendendo duraturo – e permanente con la città – il rapporto con Nave Garibaldi, dopo il suo disarmo previsto per la fine di quest'anno", dicono da Aigi.
La Liguria (11,9%), il Friuli-Venezia Giulia (7,2%), la Sardegna (7,1%), il Lazio (6,0%) e la Sicilia (5,7%) sono le Regioni italiane con le percentuali più significative di uno sviluppo economico connesso con l'economia del mare. La Puglia, com'è possibile evincere scorrendo questa classifica, non figura nelle posizioni di testa. Fatto assai singolare per un territorio con 940 km di costa, evidenziano le imprese tarantine. Stessa cosa dicasi per le città. Trieste (18,9%), Livorno (17,6%), La Spezia (16,8%), Gorizia (13,7%) e Rimini (13,0%) sono i capoluoghi che, nel 2023, conseguono i dividendi più interessanti per quel che concerne la blue economy.
"E Taranto, la città dei due mari, di Taras al quale apparve all'improvviso un delfino premonitore secondo il racconto mitologico, quando lontana dista dal mare e dalle sue implicazioni economiche?", è la domanda che pone Aigi. Un museo galleggiante, su modello dell'Intrepid Museum di New York, potrebbe invertire la rotta.
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