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La "strada della morte"
25 Marzo 2024 - 17:09
Troppi incidenti sulla Statale 100 - foto Francesco Manfuso
Servono soluzioni. E servono subito. Perchè il "caso Statale 100", strada che fa segnare una tragica sequenza di incidenti mortali, ha bisogno di una soluzione. Se ne è parlato nel corso delle audizioni in V Commissione regionale: è emerso come la messa in sicurezza della 100 sia un tema affrontato più volte, per il quale si erano individuate soluzioni immediate, a medio termine e a lungo termine - e tutte sono ancora non realizzate. Proprio per questo i consiglieri Antonio Scalera (la Puglia domani), Renato Perrini (FdI), Massimiliano Di Cuia (Forza Italia) e Marco Galante (M5s) hanno presentato diverse richieste di audizione, unificate dal presidente della Commissione Michele Mazzarano (Pd). Tutti i consiglieri hanno evidenziato la drammaticità del tratto di strada che da Gioia del Colle porta a San Basilio e poi di quello successivo che porta a Massafra.
«A fronte del susseguirsi dei gravissimi incidenti che a dicembre scorso hanno portato la commissione ad interessarsi della sicurezza della strada statale 100 – ha introdotto Scalera – bisogna constatare che ancora nessuno degli impegni assunti è stato rispettato: si era parlato di misure straordinarie, dell’installazione di autovelox e altri sistemi di controllo elettronico della velocità da parte dei comuni, dell’ipotesi di installare un guard rail. Si potrebbe inoltre prevedere una segnaletica orizzontale più efficace, bande rumorose per ridurre la velocità nei tratti più a rischio. La popolazione ci chiede risposte immediate». Allo stesso modo Di Cuia ha ripresentato la proposta di deviare il traffico pesante dalla statale all’autostrada, «così da alleggerire il traffico veicolare e aumentare la sicurezza della strada per le autovetture». All’audizione hanno partecipato l’assessore ai Trasporti Anita Maurodinoia, il responsabile territoriale Puglia di ANAS Vincenzo Marzi, il direttore di Tronco pro tempore della Direzione 8° tronco di Bari di Autostrade Roberto Pastore, il presidente del Comitato Strade Sicure Vanni Caragnano, i sindaci di Mottola e Massafra.
Sullo sfondo dell’audizione la recente notizia del definanziamento da parte del Cipess dei due interventi relativi alla 100: completamento funzionale e messa in sicurezza tra il km 44+500 e 52+600 (San Basilio) e dal km 52,200 fino al km 66,600 (conclusivo della SS 100). Una decisione resa nota nei giorni scorsi dall’assessore Maurodinoia e rispetto alla quale i consiglieri di minoranza hanno chiesto di evitare «inutili polemiche e agire con misure immediate e straordinarie», pur evidenziano la disponibilità ad agire in modo collaborativo per ottenere dal governo centrale la necessaria attenzione all’infrastruttura regionale. Il rappresentante di Anas ha anticipato la conclusione della fase di studio per l’individuazione di misure di mitigazione del rischio sebbene si sia riservato di comunicarle solo dopo la necessaria interlocuzione con Ansfisa e con la Polizia stradale. Riguardo all’ipotesi di guardrail, invece, Marzi ha dichiarato che “non c’è alcuna possibilità di realizzarlo a causa della insufficiente sede stradale”. Anche dal responsabile di Autostrade è giunta una risposta interlocutoria, in quanto ha chiarito che “da un punto di vista prettamente tecnico la deviazione del traffico pesante è fattibile” ma “la decisione spetta al Governo centrale e bisognerebbe inoltre valorizzare il pedaggio relativo al traffico e stabilire chi se ne fa carico”.
L’assessore Maurodinoia ha ribadito non solo il mancato finanziamento degli 84 milioni previsti, oltre che dei 25 che erano da reperire, ma anche i mancati riscontri da parte del ministero alle numerose note inviate da lei e dal presidente Emiliano al ministero. Mazzarano ha sottolineato l’importanza di un’azione pressante da parte della commissione, e ha annunciato l’aggiornamento al prossimo lunedì utile (8 aprile) e poi in modo permanente fino alla soluzione del problema. Nel frattempo i consiglieri di minoranza hanno manifestato la disponibilità ad attivarsi con il governo centrale per sollecitare le interlocuzioni con la Regione.
“Ancora una volta - dichiara Galante - è emersa la volontà di fare fronte comune sia per gli interventi a breve termine, che per arrivare alla realizzazione dei una programmazione nel breve e lungo periodo. Tutte le istituzioni devono collaborare, perché la soluzione può arrivare solo da un lavoro condiviso. Tra poco partirà la progettazione per il tutor sul tratto di strada di appartenenza del Comune di Mottola, che va da San Basilio a Massafra, e l’Anas ha annunciato la conclusione dello studio sugli interventi per ridurre il rischio di incidenti, che saranno però comunicati dopo il confronto con gli altri organi preposti. Serve sollecitare una risposta del Governo per un riscontro alle note inviate dal presidente Emiliano e dall’assessora Maurodinoia per capire come realizzare proposte quali lo spostamento del traffico pesante in autostrada e la realizzazione di nuovi tratti di strada che decongestionino il traffico sulla S.S.100. Va fatto un cronoprogramma chiaro. Parliamo di una strada percorsa ogni giorno da un’utenza quattro volte superiore a quella che percorre l’Autostrada A 14, a cui dobbiamo garantire standard di sicurezza adeguati. L’attenzione deve essere costante, non solo quando si verificano incidenti. Bisogna profondere ogni sforzo per avere tempi certi, risorse e progetti per una modifica strutturale. La sicurezza dei cittadini è una priorità”. La mia speranza e il mio auspicio è quello di non doverci ritrovare a ridiscutere dello stesso argomento dopo un altro incidente, ma quello di aver dato finalmente delle risposte concrete alle nostre comunità. Il mio compito, ovvero il compito della politica, non può, né deve essere quello di cercare di acquisirne il merito, magari scaricando le colpe e le responsabilità della non realizzazione ad altri” sottolinea Scalera. "Servono interventi tempestivi per evitare le stragi che si ripetono ormai con grande frequenza” afferma Renato Perrini, "ben vengano gli spartitraffico, i tutor per diminuire la velocità, nuova cartellonistica e tutto quello che nell’immediato possa salvare la vita a chi percorre una strada per raggiungere un posto di lavoro, per consegnare la merce o per prestare servizi alla collettività. Ma non si perda tempo".
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