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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Autunno" di Rosalba Griesi

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di mercoledì 5 novembre 2025, è:

    AUTUNNO

    di ROSALBA GRIESI da Palazzo San Gervazio (PZ)

    S’inchinano
    le canne al vento
    In una tacita resilienza
    Stridono
    Le fronde del cerro
    al ritmo di nacchere sonore
    Dispiega
    la folata, i rami dei pini
    remigati come ali in volo
    Scompiglia
    il fruscio, la fila di querce
    che il sentiero marcano
    Disegnano
    ombre di radici sul tappeto d’erba
    i rami di un maestoso faggio
    Si accende
    la siepe sulla linea delle foglie nuove
    venute alla luce all’alba
    Rosse e altezzose
    si apprestano
    a vivere il tempo breve di una stagione
    che i colori tramuta
    arrugginisce gli umori
    E che accoglierà la coltre gialla al macero
    prima che l’afono silenzio la terra avvolga.

       

    Recensione


    È una poesia che celebra l’autunno come stagione di passaggio e metamorfosi, dove ogni elemento naturale diventa segno di resistenza e di trasformazione. La voce poetica di Rosalba Griesi osserva il paesaggio con sguardo partecipe, cogliendo il dialogo silenzioso tra vento, alberi e luce.


    I versi si dispongono come un mosaico di immagini nitide e musicali: “S’inchinano / le canne al vento / in una tacita resilienza” apre la scena con un gesto di resa che è, in realtà, accettazione della vita. La natura non si oppone al mutamento, lo accoglie, lo asseconda, ne fa parte. Il lessico è preciso, essenziale, ricco di verbi che descrivono movimento – s’inchinano, stridono, dispiega, scompiglia, disegnano, si accende – creando un ritmo dinamico e insieme meditativo.


    La seconda parte della poesia restituisce la magia della stagione che tramuta: “rosse e altezzose / si apprestano / a vivere il tempo breve di una stagione / che i colori tramuta”. Il tono resta misurato, eppure vibrante. L’autunno diventa metafora dell’esistenza stessa – un tempo breve, intenso, destinato a trasformarsi in altro.


    Nel finale, “prima che l’afono silenzio la terra avvolga”, la voce poetica si spegne in un’immagine di quiete universale: la natura si prepara al riposo, e con essa l’anima dell’uomo. Il linguaggio, pur semplice, possiede un respiro ampio e musicale; ogni verso si posa con naturalezza, come una foglia che cade senza rumore.


    Autunno è una poesia di contemplazione e misura, dove il paesaggio diventa specchio dell’interiorità. L’autrice riesce a unire precisione descrittiva e sensibilità emotiva, trasformando la stagione del declino in un canto pacato sulla bellezza del cambiamento.

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