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rubrica poetica

Controverso

Le poesie scelte sono di Pier Giorgio Capoccetti, Clementina Dromì e Nicola Montemurro

controVerso

La rubrica settimanale "controVerso" è dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è deciso di raccogliere in questa pagina le più belle poesie che di volta in volta vorrete inviare. 

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato sul quotidiano Buonasera in edizione cartacea, digitale e online nella apposita sezione, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera24: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 20 versi.

Ogni settimana tre poesie, tra quelle più significative, saranno scelte, recensite e pubblicate nella rubrica "controVerso" sull'edizione digitale del giovedì e visibili online dalle ore 8:00.

Altre, invece, verranno selezionate e pubblicate esclusivamente online come "Poesia del Giorno" sul sito web di Buonasera24.it e sui canali social. 

Le tre poesie pubblicate giovedì 10 luglio 2025 sono:

  • Ho fatto l'amore con l'amore di Pier Giorgio Capoccetti di Montefiascone (VT);
  • Baci di Clementina Dromì di Cinquefrondi (RC);
  • Fiori d'Arancio di Nicola Montemurro di Bussero (MI).
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HO FATTO L'AMORE CON L'AMORE

Angeli in bianco e nero
inchiodati nel cielo.
Inizio di tutto e niente.
Ragnatele di noia
contro orgogli a
perdere.
Seduto, a guardare il
silenzio
aspetto la mia dose di
veleno.
Fragili illusioni mentre
ripenso
ad un altro domani.
Ho fatto l'amore con
l'amore
versando lacrime di
passione
dietro un calice di
rosso
fra un camino acceso
e qualche bugia.

di PIER GIORGIO CAPOCCETTI di Montefiascone (VT)

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Recensione



In questa poesia si percepisce un dialogo interiore tormentato e dolce insieme, dove l’intensità dei sentimenti si mescola alla disillusione. Le immagini si susseguono come fotogrammi sgranati: angeli sospesi, ragnatele di noia, orgogli che si consumano. C’è un uomo che aspetta, seduto, il proprio veleno — forse una verità dolorosa, forse solo il trascorrere lento del tempo. Poi tutto si scioglie in un gesto estremo e tenero: fare l’amore con l’amore stesso, quasi a chiedere al sentimento di salvarlo da una solitudine che brucia. Lacrime di passione, vino, un camino acceso e qualche bugia: dettagli di un’intimità vissuta tra verità e finzione, che lasciano intravedere la bellezza e insieme la precarietà dei legami. In questi versi, Pier Giorgio Capoccetti sembra dirci che l’amore è un rifugio tanto quanto un rischio, un luogo in cui ci si perde e ci si ritrova, continuamente. E proprio questa alternanza, questo oscillare tra bisogno e paura, rende la sua poesia viva, pulsante, incredibilmente umana. 

   

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BACI

Se è una principessa che cerchi,
non sono io di sicuro:
io vivo
tra i libri e le nuvole
e non credo
agli incantesimi d'amore...
Felicità per me,
è l'ombra degli alberi
del mio bosco dell'anima,
lo sciabordio delle onde
sulla spiaggia deserta,
musica che risuona dentro
e su cui ballare...
Non fanno per me
i castelli incantati
o le zucche trasformate in carrozze:
vivo di istanti
di emozione
e mi perdo
negli sguardi
di chi sogna altri mondi…

di Clementina Dromì di San Giovanni di Ostellato (FE)

Recensione


In questi versi si apre un piccolo mondo ribelle e delicato, fatto di verità semplici e sogni profondi. Non c’è spazio per favole, né per castelli incantati o principesse in attesa: qui la felicità ha radici altrove, nei luoghi silenziosi dove l’anima respira davvero. La voce poetica si sottrae agli incantesimi d’amore, scegliendo invece la compagnia dei libri, delle nuvole, dell’ombra degli alberi che accarezza dolcemente l’essere. C’è danza, musica che vibra dentro, onde che raccontano la libertà di una spiaggia deserta. L’emozione diventa una bussola, gli sguardi che inseguono altri mondi diventano varchi segreti da attraversare. Così la poesia ci sussurra che il vero incantesimo è forse questo: perdersi con la meraviglia viva negli occhi. Clementina Dromì ci invita a un amore fatto di piccole gioie, di respiri profondi, di attimi sospesi che profumano di vento e sale. È proprio nel non aspettarsi nulla di straordinario che accade la meraviglia più vera, quella che ci avvicina, piano piano, alla parte più sincera di noi stessi.

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FIORI D'ARANCIO

Acqua nascosta nelle nuvole
il sole spegne i lampioni
l'onda copre gli scogli
barche colorano il mare
pietre incavate si riscaldano
nel vento la vigna
vetri di pioggia asciugati e lucidati
da fogli di giornali
i tuoi occhi scuri brillano di più
ferito da spine il tramonto sanguina
accanto al profumo di fiori d'arancio
mi parli e ti amo
l'anima non si punge
gioisce
in alto un lume la luna

di NICOLA MONTEMURRO di Bussero (MI)

Recensione

Si rincorrono immagini naturali piene di luce e colore che si intrecciano con emozioni intime. Il mare, le barche, il vento tra le vigne, la pioggia che scivola via: ogni dettaglio diventa un frammento di mondo. Tra lampioni che si spengono e tramonti feriti dalle spine, spiccano due occhi scuri che brillano più di tutto il paesaggio, segno che l’amore qui è presenza viva che accende e consola. C’è un senso di quiete che si posa sulle cose, come se tutto fosse preparato a raccogliere un sentimento senza ombre. Accanto al profumo lieve dei fiori d’arancio, nasce una confessione semplice e totale: «mi parli e ti amo». È un amore che non chiede nulla, che si accontenta di esistere in quel momento perfetto. L’anima non si punge, non si ferisce, ma danza leggera, e trova nella voce dell’altro la sua gioia più vera. Persino il tempo sembra fermarsi, quasi rapito da questa scena intima, per lasciarla brillare un istante in più. In alto splende la luna che illumina sentimenti e speranze. Nicola Montemurro riesce a restituire un’atmosfera fatta di attimi preziosi, in cui la natura e l’amore si fondono, lasciando dietro di sé una scia dolce, come un ricordo che continuerà a vibrare nel cuore, anche molto tempo dopo aver chiuso la pagina.

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