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rubrica poetica
13 Marzo 2025 - 06:00
La rubrica settimanale "controVerso" è dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è deciso di raccogliere in questa pagina le più belle poesie che di volta in volta vorrete inviare.
Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato sul quotidiano Buonasera in edizione cartacea, digitale e online nella apposita sezione, dovrà:
Ogni settimana tre poesie, tra quelle più significative, saranno scelte, recensite e pubblicate nella rubrica "controVerso" sull'edizione digitale del giovedì e visibili online dalle ore 8:00.
Altre, invece, verranno selezionate e pubblicate esclusivamente online come "Poesia del Giorno" sul sito web di Buonasera24.it e sui canali social.
Le tre poesie pubblicate giovedì 13 marzo 2025 sono:
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Il cielo d'Europa
stasera è ricoperto di stelle
da Ventotene un unico sogno
mille colori
la stessa bandiera,
le differenze la nostra unità
la libertà la nostra esistenza
la pietra, il coraggio
uniti nel dono.
Un lungo viaggio
ai più giovani il testimone,
noi cittadini del mondo,
dal mare freddo
alle rive calde
un unico sole
il legame profondo, la pace
sono gli orizzonti del nostro futuro
e vivranno sempre con noi.
di LUIGI CARLO ROCCO di Bisceglie (BT)
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Recensione
La poesia dipinge un quadro di speranza e unione per il continente europeo, usando immagini forti e simboliche. Il cielo stellato rappresenta un sogno condiviso che trascende le singole nazioni, sotto una bandiera comune. Le differenze tra i popoli diventano un punto di forza che alimenta la libertà e la solidarietà. Il poeta sottolinea il valore di un lungo viaggio, affidato alle nuove generazioni, che hanno il compito di mantenere viva l’eredità di un’Europa unita. Il passaggio dal mare freddo alle rive calde e l’immagine di un "unico sole" suggeriscono una comunità che supera i confini fisici, alimentata da un desiderio di pace. Ogni elemento suggerisce una visione di speranza, in cui la condivisione di ideali e valori contribuisce a costruire un futuro migliore. Con una scrittura chiara e sincera, Luigi carlo Rocco ci invita a riflettere sull’importanza di mantenere il legame che unisce i popoli, proiettando la sua visione di futuro nel presente di ciascuno. L’autore, infatti, ci ricorda che la pace e la solidarietà sono gli orizzonti che guideranno l’Europa del domani.
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Facciamo quattro passi
in equilibrio sulla fune
sfilacciata del cuore
anche se soffia il maestrale
che sbilancia e allontana
la luna di cui ci innamorammo.
Non sono rimaste impronte
sulle dune, solo sabbia
fine e bianca
qualche granello ancora
arrossa gli occhi
che spiano ciottoli
portati dalla risacca
e i tramonti di ogni colore
profuma dei nostri giorni
casa al mare
tra i vasi delle peonie
all’ombra delle tamerici
c’è la chiave del ritorno.
di MARIA COLOMBINI di Craviglia (AR)
Recensione
La poesia esplora il legame profondo tra l'autrice e il mare, utilizzando immagini suggestive per evocare un senso di malinconia e nostalgia. La metafora dei "quattro passi in equilibrio sulla fune" suggerisce un cammino instabile, come le emozioni che si intrecciano con il ricordo del passato, rappresentato dalla luna che ora appare lontana, simbolo di un amore che sembra sfuggire. Il maestrale, che spinge via la luna, e la sabbia bianca senza impronte sulle dune evocano la transitorietà della vita e la difficoltà di trattenere ciò che è destinato a svanire. Il mare, con la sua risacca e i ciottoli che trasporta, diventa un simbolo del tempo che scivola via, lasciando tracce nel cuore piuttosto che nel mondo fisico. L'immagine del ritorno, custodita tra le peonie e le tamerici, rappresenta una speranza di ricongiungimento, di ritrovare la casa, il rifugio che ci appartiene. La poesia di Maria Colombini cattura l'essenza di un amore che non si perde, ma che vive nei ricordi, negli spazi e nelle emozioni più intime, dove ogni elemento si fonde in un'armonia delicata.
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Lo so che lo farò,
non so quando,
non so come,
ma lo farò.
Ti cercherò nel cielo blu
e nei tramonti che passerò da solo.
Cercherò negli altri quei tuoi occhi azzurri
che avevi tu.
So che ti rivedrò,
un giorno i nostri occhi si rincontreranno
Quei nostri occhi,
che hanno le sembianze del mare.
Il tempo passerà,
ma il tuo ricordo rimarrà,
sebbene con dolore,
incastonato nel cuore.
di SASHA FURLAN di Trieste
Recensione
La poesia esprime il desiderio profondo di un incontro futuro, un legame che trascende il tempo e lo spazio. L'autore non sa quando né come, ma è certo che riuscirà a ritrovare la persona amata, mettendo in evidenza la determinazione e la speranza che lo spingono a cercare. L'immagine del cielo blu e dei tramonti vissuti in solitudine diventa simbolo di una ricerca incessante e della solitudine che accompagna il ricordo. Gli occhi azzurri, che l’autore cerca negli altri, sono il riflesso di una bellezza che non si perde, ma continua a vivere nei ricordi e nelle percezioni. La speranza di ritrovare l'amato è così forte da attraversare ogni giorno, mentre il tempo continua a scorrere. Il verso "i nostri occhi, che hanno le sembianze del mare", enfatizza un legame profondo con la natura, suggerendo una connessione intensa e infinita. Nonostante il passare del tempo, il ricordo persiste, eterno e doloroso, come un'incisione nel cuore. La poesia di Sasha Furlan è una riflessione sulla forza del ricordo e sull'infinita speranza di ritrovare un amore che non si spegne mai.
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Testata: Buonasera
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