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rubrica poetica
18 Gennaio 2025 - 06:00
La rubrica settimanale "controVerso" è dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è deciso di raccogliere in questa pagina le più belle poesie che di volta in volta vorrete inviare.
Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato sul quotidiano Buonasera in edizione cartacea, digitale e online nella apposita sezione, dovrà:
Ogni settimana tre poesie, tra quelle più significative, saranno scelte, recensite e pubblicate nella rubrica "controVerso" sull'edizione cartacea e digitale del sabato e visibili online la domenica mattina dalle ore 9:00.
Altre, invece, verranno selezionate e pubblicate esclusivamente online come "Poesia del Giorno" sul sito web di Buonasera24.it e sui canali social.
Le tre poesie pubblicate sabato 18 gennaio 2025 sono:
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Il piede affondava nell'acqua lieve
lungo la riva tranquilla del mare,
sfiorata dall'onda in un tempo breve,
alla fine del giorno e di ore amare.
L'anima con un tremito ora beve
quel sapore di sale familiare,
che torna da un'età passata e greve,
sempre sotto un cielo bluastro lunare.
Quel moto del piede riprende uguale
tra il ripetuto sciacquio marino,
nel vivere precario ancora attuale.
Cantano le cicale di un giardino,
cresce la loro musica abituale,
armonia per un domani vicino.
di ROSANGELA PANUCCIO di Novi Ligure (SV)
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Recensione
La poesia conduce in un viaggio sensoriale e nostalgico, attraverso il richiamo delle memorie e il legame con la natura. L’autrice dipinge un momento di quiete lungo la riva del mare, dove il contatto con l'acqua diventa simbolo di un passato che rivive attraverso i sensi. Il piede che affonda nell’acqua rappresenta un gesto che è insieme fisico e mentale, un ritorno a un luogo intimo e familiare. Le sensazioni evocate dal sapore di sale, che richiama un’età passata, sono accompagnate dalla presenza costante del mare, che con il suo sciacquio regolare offre una forma di stabilità, quasi a contrastare le "ore amare" del giorno. C'è una contrapposizione tra il "precario" dell’esistenza e l’armonia che la natura offre, con le cicale che intonano una melodia che fa da sottofondo all'attimo vissuto, suggerendo un equilibrio tra il temporaneo e l’eterno. Nel finale, l’immagine del giardino e la sua musica "abituale" ci richiamano alla familiarità della vita che continua, nonostante tutto. La poesia di Rosangela Panuccio si fa riflessione sulla transitorietà delle emozioni umane, ma anche sull'importanza di fermarsi e ascoltare ciò che ci circonda, trovando nella natura e nei suoi suoni un punto di connessione con il presente e con ciò che ancora deve venire.
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È nell'immenso
che vedo il bagliore
ogni volta che cado.
Nella luce
che tutto comprende
resto muto e ascolto,
cado,
mi alzo,
torno a cadere,
soffro,
aiutato a continuare,
torno a rialzarmi e
mi accorgo d'un tratto di essere io
quella lacrima che scende.
di ANGELO CERVELLERA di Taranto
Recensione
I versi esplorano la continua alternanza tra sofferenza e consapevolezza. Il "bagliore" si presenta come una luce che emerge nell'immensità del dolore, simbolo di un'illuminazione che appare nel momento della caduta, quando il poeta si trova nella sua fragilità. La ripetizione dei gesti di "cadere" e "rialzarsi" non è solo fisica, ma esprime un movimento interiore che si traduce in un ciclo di lotta e crescita. Ogni caduta, infatti, non è mai definitiva, ma fa parte di un processo che permette di riscoprirsi. La sofferenza, invece di essere vista come un ostacolo, diventa un mezzo attraverso cui l'individuo giunge a una nuova comprensione di sé. Angelo Cervellera, nel suo continuo divenire, si accorge di essere lui stesso "quella lacrima che scende", simbolo di una vulnerabilità che si fa consapevolezza. La luce che "tutto comprende" non è solo una speranza, ma una presenza che accoglie la sofferenza come parte integrante della vita. La poesia si fa quindi un cammino di accettazione, in cui la fragilità umana viene riconosciuta e, attraverso essa, l'individuo giunge a una più profonda comprensione della propria esistenza. La lotta, in questo caso, non è contro il dolore, ma con il dolore, per riscoprire se stessi.
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Dipingerò la vita
con i colori della felicità.
Calde sfumature
di cromie variopinte
accompagneranno i miei passi.
Il rosso cremisi
esprimerà il sentimento dell’amore.
Speranza del futuro
di verde vestita
adornerà il sentiero dei ricordi.
Puri sentimenti
di bianco drappeggiati
riscalderanno il cuore.
L’odore di inebrianti fiori
stempererà la malinconia
e, mentre il tempo fugge,
un incantevole amore
per la vita lascerà il posto
alla felicità desiderata.
di CETTI PERRONE di Messina
Recensione
Un viaggio emozionale attraverso i colori e le sensazioni che li accompagnano. L’autrice propone di dipingere "la vita con i colori della felicità", una metafora che suggerisce la trasformazione della realtà in un'esperienza luminosa e ricca di emozioni positive. Ogni colore assume un significato: il cremisi rappresenta l'amore, il verde la speranza, il bianco simboleggia la purezza dei sentimenti. La natura e i suoi profumi diventano strumenti per attenuare la malinconia e riscaldare il cuore. L’uso dei colori trasforma il mondo circostante, infondendo in ogni passo un senso di rinnovamento e serenità. La poesia di Cetti Perrone suggerisce anche la fugacità del tempo, come se, nonostante il passare degli attimi, si potesse trovare una felicità tangibile. Il desiderio di felicità non è un'aspirazione lontana, ma una condizione che si costruisce passo dopo passo, attraverso la consapevolezza di ciò che rende la vita significativa. Con delicatezza, l’autrice propone di guardare la vita con occhi nuovi, ad abbracciare ogni istante con la speranza e l'amore come guida.
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Testata: Buonasera
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