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CONTROVERSO
14 Gennaio 2025 - 06:00
"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.
Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:
Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica.
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La Poesia del Giorno, di martedì 14 gennaio 2025, è:
AUTUNNO
di FRANCO FIORI di Roseto degli Abruzzi (TE)
L'ultimo eco autunnale
scaccia via dall'anima
i vapori dell'ansia,
mi chinerò
a raccogliere
le foglie cadute
distanti dal pozzo,
rapite
dal silenzio
dello stupore,
sature di nettare,
lascerò per terra,
quelle distratte
dalle percezioni
dell'apparenza,
che ci allontanano
dall'amore,
innocenti del tutto,
stropicciate
dalla rinuncia
a mutare
in speranza
il giuramento
circondato
dal fuoco sacro.
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Recensione
I versi si presentano come una meditazione intima, dove il paesaggio autunnale diventa metafora di un viaggio interiore. Il testo si articola in una serie di immagini dense di significato, che suggeriscono un processo di purificazione dell'anima attraverso il contatto con la natura e il superamento delle inquietudini.
La prima strofa introduce un'atmosfera di chiusura e riflessione: l'eco autunnale sembra possedere una forza catartica, in grado di disperdere "i vapori dell'ansia". Il verbo "scacciare" suggerisce un'azione decisiva, quasi rituale, in cui il soggetto si affida alla ciclicità della natura per liberarsi da un peso interiore.
L'immagine delle "foglie cadute", raccolte e osservate con cura, evoca una tensione tra ciò che viene scelto di trattenere e ciò che viene lasciato andare. Le foglie, simbolo di una bellezza effimera ma carica di significato, sono immerse in un dualismo: alcune, "sature di nettare", appaiono preziose e pregne di essenza vitale; altre, "distratte dalle percezioni dell'apparenza", incarnano una superficialità che il poeta decide di abbandonare. Questo gesto di selezione traduce un'esigenza etica e spirituale: privilegiare ciò che avvicina all'amore autentico, rifiutando le illusioni che ne distorcono l'essenza.
Il verso "stropicciate dalla rinuncia a mutare in speranza il giuramento" introduce una nota di malinconia. La rinuncia viene rappresentata come una condizione corrosiva, capace di alterare la purezza di un impegno sacro. Il "fuoco sacro" richiama un'immagine archetipica, legata a una dimensione di rigenerazione e verità assoluta, che si oppone all'immobilismo dell'anima stropicciata dalla disillusione.
La struttura del componimento, con versi brevi e incisivi, conferisce un ritmo contemplativo che invita il lettore a soffermarsi su ogni immagine. Il linguaggio, pur essendo ricco di simboli, conserva una semplicità che amplifica l'efficacia emotiva dei versi.
Una poesia, quella di Franco Fiori, che celebra la capacità di trasformare la perdita e il distacco in un'occasione di consapevolezza e rinascita interiore e guida attraverso una riflessione profonda sul senso dell'amore, del sacrificio e della scelta, in un dialogo silenzioso con la natura che si fa specchio dell'anima.
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Testata: Buonasera
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