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Sviluppo

Renexia, il "caso Taranto" finisce in parlamento

Interrogazione parlamentare rivolta ai ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, da parte del senatore Turco

Mario Turco

Mario Turco

«Quest'oggi ho depositato un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per chiedere spiegazioni sulla decisione di Renexia di abbandonare Taranto e dirottare in Abruzzo il progetto da 500 milioni per la realizzazione di una fabbrica per la produzione di turbine eoliche flottanti, con una prevista ricaduta di 1.500 posti di lavoro.
Si tratta di un’occasione storica persa per Taranto, che aveva già trovato le sue linee di indirizzo strategiche e d’investimento durante il Governo Conte II e che nel 2024, con il protocollo d’intesa firmato dal MIMIT, avrebbe potuto consolidarsi. Il Governo Meloni, invece, non ha saputo dare risposte alle necessità industriali dell’azienda, determinando così la fuga di un investimento che avrebbe rilanciato il porto, la filiera delle rinnovabili e l’occupazione ionica, anche attraverso il reimpiego di circa 300 lavoratori ex TCT.
Chiedo ai ministri Urso e Salvini di chiarire le responsabilità di questa vicenda e di indicare quali iniziative urgenti intendano adottare per rilanciare il porto di Taranto e renderlo finalmente competitivo nell’attrazione di investimenti strategici per rilanciare i traffici commerciali, oramai a zero». Lo afferma in un comunicato il Sen. Mario Turco, Vicepresidente del M5S e Coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa del M5S.
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