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Il caso

«La Portaerei Garibaldi a Taranto, si può: ora tocca al Parlamento»

La sferzata del deputato del Partito Democratico, Ubaldo Pagano

Nave Garibaldi

Nave Garibaldi

«Accolgo con piacere la richiesta del presidente della Camera di Commercio Brindisi-Taranto Enzo Cesareo di dare nuovo impulso alla proposta per fare della Portaerei “Garibaldi” un polo museale e ricettivo nel cuore di Taranto. A settembre scorso ho voluto sostenere questa idea, portata avanti per anni dalla Regione Puglia, e presentare una proposta di legge ad hoc, riproponendola poi anche sotto forma di emendamento alla legge di bilancio 2025. Finora, purtroppo, la maggioranza non ha voluto dare a queste proposte l’attenzione che invece meriterebbero».

E' Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico, a ribadire come il tema della trasformazione di Nave Garibaldi in potenziale strumento di promozione turistica per Taranto non vada accantonato. «Credo sia importante che la nave resti a Taranto perché qui ha trascorso la sua intera vita operativa e rappresenta ormai un simbolo del forte legame tra la città, il mare e la nostra Marina. Mi auguro sinceramente che l’iniziativa del presidente Cesareo stimoli i colleghi del centrodestra, a partire da coloro che sono stati eletti a Taranto, a chiedere la calendarizzazione della mia proposta di legge e accompagnarla verso una rapida approvazione. È troppo facile fare proclami e poi girarsi dall’altra parte».

Già lo scorso agosto il presidente Cesareo aveva fatto sentire la voce dell'Ente camerale sul caso della Portaerei. «Mi inserisco nel dibattito sulla Portaerei Garibaldi che, dopo la dismissione, sarà trasformata in Museo del Mare con sede a Genova, invece che a Taranto così come tutti ci aspettavamo. Credo che non dobbiamo rassegnarci a questa idea e provare a far destinare qui la Nave, proponendo un piano operativo sostenibile sotto tutti i profili» erano state le sue parole, dopo aver avviato una serie di interlocuzioni istituzionali pubblico - private per verificare le condizioni utili a collocare la Nave a Taranto.

«Ho sentito il Sindaco - disse Cesareo - e sto studiando l’idea progettuale elaborata da Asset. Nave Garibaldi si inserirebbe efficacemente in una visione integrata di sviluppo turistico e culturale in ambito urbano e dobbiamo fare di tutto, quindi, perché ogni tassello utile a questo disegno complessivo non ci venga sottratto. Intendo appellarmi anche ai Ministeri competenti ed al Presidente del Consiglio affinché la strategicità di Taranto non sia solo uno slogan di facciata: ospitiamo l’Arsenale il cui ruolo storico e la cui funzionalità attuale sono indiscutibili, oltreché la Base Navale che da 20 anni rappresenta una delle più straordinarie iniziative militari nel nostro Paese dal dopoguerra».

«È innegabile che, a fronte dei molteplici vantaggi offerti dalla presenza storica della Marina Militare a Taranto, vi sia però un’ampia porzione di territorio occlusa, spesso inutilizzata, con gran parte dell’estensione costiera occupata ed il waterfront e le isole caratterizzati militarmente. Oggi bisogna che qualcosa sia restituito, che torni pienamente nella fruizione pubblica», rimarcò nell'occasione Cesareo.

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