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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Lasciatemi qui" di Nunzia Piccinni

Poesia del Giorno

Tramonto vista mare

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di lunedì 12 febbraio 2024, è:

    Lasciatemi qui

    di Nunzia Piccinni di San Giorgio Ionico (TA)

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    Lasciatemi qui
    tra le onde del mare.
    Sarò scoglio su cui aggrapparsi,
    sirena ammaliatrice per ingenui marinai,
    semplice granello di sabbia,
    timida conchiglia a cui sussurrare segreti.
    Lasciatemi qui
    dove la mia pelle profuma di salsedine
    e gli occhi si confondono col cielo.
    Lasciatemi qui e stavolta non fuggirò.

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    Recensione

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    Tratta dal volume “La lana sul cuore” pubblicato da G. C. L. edizioni, la poesia “Lasciatemi qui” è un’opera intensa e suggestiva che cattura l’essenza del mare e della sua bellezza selvaggia. Nunzia Piccinni dipinge un quadro vivido con le sue parole, trasportando il lettore in un viaggio emotivo attraverso immagini evocative e sensazioni profonde.


    Il titolo stesso suggerisce un desiderio di permanenza e di connessione con il mare, quasi una richiesta di essere abbracciati dalla sua maestosità e dalla sua tranquillità. L’autrice esprime il suo desiderio di essere parte integrante di quel paesaggio marino, assumendo diverse forme: uno scoglio, una sirena, un granello di sabbia, una conchiglia. Queste metafore non solo enfatizzano la sua identità fluida e mutevole, ma anche la sua capacità di adattarsi e di offrire conforto e fascino a chiunque si avvicini al mare.


    Il richiamo alla salsedine sulla pelle e alla fusione degli occhi col cielo evoca sensazioni di libertà e di comunione con la natura, suggerendo un legame profondo e spirituale con l’ambiente circostante. La decisione finale di non fuggire, implicita nell’ultima riga dei versi, aggiunge un senso di determinazione e di accettazione della propria identità e del proprio destino.


    Una poesia che incanta e coinvolge il lettore e che offre una riflessione profonda sulla bellezza e sulla potenza del mare e sulla ricerca di un senso di appartenenza e di permanenza in un mondo in costante mutamento. La maestria versale della poetessa si manifesta attraverso l’uso efficace delle immagini e delle allegorie, che trasportano il lettore in un viaggio emotivo attraverso l’infinita vastità dell’oceano e dell’anima umana.

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