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I dubbi da sciogliere nel centrodestra e nel centrosinistra

Candidatura politica o della società civile? L'interrogativo con il quale sono alle prese i partiti

I dubbi da sciogliere nel centrodestra e nel centrosinistra

Scegliere un candidato della società civile o di collaudata esperienza politica? È questo il dilemma che sono chiamati a risolvere centrodestra e centrosinistra. In attesa che arrivi il decreto di scioglimento del consiglio comunale e quindi che si abbia certezza di votare l’11 maggio, il primo nodo che entrambe le coalizioni sono chiamate a sciogliere è proprio questo. Nel centrosinistra il campo è piuttosto affollato. Se la candidatura sarà espressa dal Pd, gli uomini di partito che sembrano avere più chanches di candidatura sarebbero l’ex assessore Mattia Giorno e il consigliere regionale Enzo Di Gregorio. Proprio il Pd venerdì 28 febbraio alle ore 16 all'hotel Salina terrà l'assemblea provinciale e direzione provinciale con la partecipazione di tutti i circoli di Taranto e provincia. All'ordine del giorno la crisi amministrativa del Comune. Saranno presenti il presidente della Regione Michele Emiliano, l'onorevole Ubaldo Pagano ed il segretario regionale Domenico De Santis.

Anche Con, tuttavia, potrebbe legittimamente avanzare pretese. In questo caso si attende l’esito della vicenda processuale di Piero Bitetti: lunedì 3 marzo è attesa la sentenza sul presunto caso di rimborsi non dovuti. In caso di assoluzione, quella di Bitetti sarebbe una opzione di peso all’interno della coalizione. Se invece si decidesse di optare per una candidatura pescata dalla società civile, il nome più gettonato sarebbe quello di Michele Conversano, dirigente del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Resta poi da vedere quale posizione assumerà il Movimento Cinquestelle, che ha nel suo vice presidente nazionale, il senatore Mario Turco, il suo più alto punto di riferimento. Senza escludere a priori che la sua candidatura possa essere portata sul tavolo del centrosinistra. Molto dioenderà anche dalle dinamiche che andranno a profilarsi pe rle elezioni regionali.

Anche il centrodestra è chiamato a sciogliere lo stesso dubbio: un politico o un candidato della società civile? Nel primo caso, sia Fratelli d’Italia che Forza Italia avrebbero risorse interne su cui puntare. Fratelli d’Italia potrebbe contare sia sul consigliere regionale Renato Perrini che sul coordinatore cittadino Gianluca Mongelli. Quest’ultimo, contattato dal nostro giornale, esprime la sua preferenza: «Personalmente propenderei per una candidatura politica e per una caratterizzazione politica dell’azione amministrativa del Comune. Questo, naturalmente, non significa che debba essere io il candidato». E poi aggiunge: «Siamo aperti al dialogo con i civici».

In caso di candidatura politica, Forza Italia punterebbe decisamente sul consigliere regionale e consigliere comunale uscente Massimiliano Di Cuia. Se invece nel centrodestra dovesse prevalere l’orientamento di candidare una personalità della società civile, i nomi che si rincorrono sono quelli del presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Cesareo, e del presidente regionale di Confagricoltura, Luca Lazzaro.

Resta poi da vedere quale fisionomia assumerà il raggruppamento centrista che avrebbe come candidato sindaco il presidente del Ctp, Francesco Tacente.

Proprio dal mondo dell’imprenditoria si registra l’intervento di Stefano Castronuovo, segretario provinciale di Casartigiani: «Lo scioglimento anticipato dell’amministrazione comunale di Taranto rappresenta una battuta d’arresto per la città e i suoi cittadini. Qualunque siano le cause che hanno portato alla crisi politica, l’affidamento della gestione municipale a un commissario prefettizio mette in stand-by l’azione amministrativa, rinviando la risoluzione di problematiche urgenti che riguardano cittadini e imprese. Ogni interruzione della governance cittadina comporta inevitabilmente un rallentamento delle attività e una maggiore incertezza per il futuro».

«Un conto – prosegue Castronuovo - è avere un interlocutore politico con cui confrontarsi sulle priorità della città, un altro è doversi affidare a una gestione straordinaria, con poteri limitati e un orizzonte temporale indefinito».  Sulla condizione di preoccupante difficoltà dell’imprenditoria, Castronuovo ricorda come continui a diminuire il numero delle imprese artigiane: «Certo, le responsabilità non possono essere attribuite unicamente all’amministrazione locale, tuttavia crediamo che una guida politica solida e competente potrebbe semplificare molte questioni, che possano incentivare il tessuto imprenditoriale giovanile e favorire la ripresa economica. È essenziale che i futuri amministratori possano avviare un progetto concreto per individuare e recuperare tutta la città, affinché Taranto possa crescere in modo armonioso, senza lasciare indietro nessuna zona, restituendo a ogni quartiere un ruolo centrale nel tessuto urbano ed economico». Casartigiani Taranto mantiene comunque una posizione di assoluta neutralità rispetto alle dinamiche politiche: «Ci auguriamo che le forze politiche, indipendentemente dallo schieramento, dimostrino senso di responsabilità nella selezione dei candidati a sindaco e consiglieri. Le responsabilità non ricadono su un singolo soggetto, ma sull’intera squadra, che deve operare in modo coeso ed efficace. I futuri amministratori dovranno essere pronti a rispondere alle sfide, sia locali sia nazionali, e a farsi carico delle reali esigenze della città. La prossima amministrazione dovrà dimostrare una concreta volontà di ascolto e di azione per il bene della comunità». 

                                 

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