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La riunione al Mimit
17 Maggio 2024 - 06:29
La riunione al Mimit
L'ex Ilva dovrà tornare a produrre l'acciaio che serve all'Italia - e perché accada il primo passaggio è censire il fabbisogno del mercato nazionale al fine di allineare la ripresa produttiva del Siderurgico con le reali necessità industriali del Paese. Se n'è parlato nella riunione tenutasi ieri al Mimit tra il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, i Commissari Straordinari di Acciaierie d’Italia in AS e i principali stakeholder della società, oltre 20 aziende e associazioni nazionali e internazionali.
Un proposito di rilancio decisamente ambizioso, vista l'attuale situazione della fabbrica tarantina.
La riunione di ieri "rientra - spiegano dal Mimit - nell'ambito del piano di rilancio del Gruppo siderurgico e che rappresenta un passaggio cruciale per la pianificazione delle attività che stanno mettendo in campo il Governo e i Commissari straordinari", “così da preparare un quadro esaustivo anche per i nuovi investitori che, già a partire dalla prossima settimana, cominceranno a visitare gli impianti” ha dichiarato il ministro Urso.
“Lo sforzo che sta facendo il governo italiano è quello di far tornare Taranto l’acciaieria più rilevante in Europa, capace di soddisfare innanzi tutto le necessità relative ai consumi interni. Un progetto di acciaio a chilometro zero per il Sistema Paese” ha proseguito il ministro.
“Quando abbiamo commissariato la società, abbiamo ereditato una situazione che vedeva gli impianti quasi compromessi, ma siamo stati in grado di intervenire in tempo, con rapidità e decisione. Oggi, attraverso il piano industriale che abbiamo messo in campo con i commissari, puntiamo ad efficientare notevolmente i processi, abbattere i costi e consegnare il nostro acciaio con tempi estremamente ridotti. Da Taranto passa la politica industriale del nostro Paese” ha aggiunto.
Nel corso dell’incontro il commissario straordinario Giancarlo Quaranta ha illustrato il piano industriale di Acciaierie d’Italia in AS, evidenziando le peculiarità degli stabilimenti del Gruppo capaci, a pieno regime, di sopperire la domanda di acciaio. Sono stati inoltre sottolineati i punti di forza del porto di Taranto, con una posizione considerata strategica e che, anche alla luce del quadro geopolitico attuale, risulta essere l’infrastruttura marittima con le rotte più sicure e veloci in Europa.
Agli stakeholder della società è stato illustrato inoltre come, con l’avvio della gestione commissariale, sia stato garantito il rilancio dell’attività produttiva degli stabilimenti attraverso la riattivazione dell’approvvigionamento delle materie prime e il rilancio degli interventi di manutenzione straordinaria, come il rifacimento dei due altoforni e la riattivazione degli impianti downstream. Attività fondamentali per l’implementazione delle azioni previste dal piano industriale, che mira alla produzione di 6 milioni di tonnellate per anno dal 2025.
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