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L'intervista
16 Marzo 2024 - 06:00
Massimo Ferrarese, commissario dei Giochi del mediterraneo
Siamo ancora in tempo per i Giochi del Mediterraneo del 2026? Ne abbiamo parlato con il commissario straordinario e presidente del Comitato Organizzatore, Massimo Ferrarese.
Presidente, dopo l’incontro con i tecnici e l’amministratore delegato di Sport e Salute, riusciamo a fare il punto su questi Giochi che ci tengono ancora col fiato sospeso?
Certo. Partiamo dal Pala Ricciardi. Entro 60 giorni avremo il progetto definitivo che trasformerà l’attuale struttura in un palazzetto polifunzionale di alto livello con pista indoor per l’atletica leggera. Avremo 1.500 posti a sedere ampliabili fino a 3.000. La stessa pista può essere rimossa per ospitare sport come basket e volley. Il costo è di circa 16 milioni di euro e per questo siamo pronti a individuare le somme che servono. I lavori dovrebbero partire in estate con demolizione dell’attuale palazzetto e ricostruzione. Tutto dovrebbe essere completato in 14-15 mesi.
Veniamo allo stadio del nuoto.
Siamo in piena fase di progettazione definitiva. Per arrivare a questo ho dovuto compiere un’opera di mediazione tra la società di Prato che si è aggiudicata la progettazione ed il Comune. Entro il 15 maggio avremo il progetto definitivo, subito dopo partirà la gara d’appalto.
E ora lo stadio Iacovone, che è l’opera più controversa per le sue implicazioni sull’attività del Taranto calcio.
In estate saranno avviati i lavori di demolizione dell’anello inferiore, la ricostruzione partirà tra novembre e dicembre. Le gradinate saranno all’inglese, a ridosso del campo di gioco.I tecnici hanno verificato che l’anello superiore anche sotto il profilo statico è in ottimo stato e quindi sarà salvaguardato. Poi avremo la copertura totale: una architettura di pregio in acciaio ondulato per riproporre le onde del mare che sono un elemento identitario per la città. Certo, da un progetto iniziale di 28 milioni ora superiamo i 45 milioni, per questo chiederò al governo un ulteriore sforzo. Ne parlerò con i ministri Fitto e Abodi.
Ma davvero il Taranto potrà disputare le partite con i lavori in corso?
Come sapete, io e miei tecnici siamo stati sempre molto dubbiosi su questo aspetto e abbiamo sempre avuto un atteggiamento prudente su questa eventualità. Ma, in qualità di commissario straordinario, devo affidarmi alla professionalità dei progettisti di Sport e Salute. Stiamo parlando di tecnici di altissimo livello e loro ci hanno detto che c’è la possibilità di far coesistere lavori e partite. Come commissario non posso che prenderne atto. Appena pronta la progettazione definitiva ci sarà il bando per la progettazione esecutiva da parte dell’impresa aggiudicataria. Se tutto sarà in linea con la progettazione di Sport e Salute allora certo che sarà possibile far disputare le partite del Taranto con i lavori in corso.
Sembra comunque una continua corsa ad ostacoli. Ma riusciremo davvero a fare tutto in tempo per i Giochi? Nel frattempo in città si fa largo il convincimento che diverse attività saranno svolte non a Taranto ma in altre sedi. Cosa possiamo dire ai tarantini?
Voglio innanzitutto ricordare che tutto è nato ad agosto 2019, io sono arrivato a giugno 2023. Da quando sono qui abbiamo lavorato sodo e oggi abbiamo tutte le progettazioni definitive degli altri Comuni, come abbiamo visto, siamo nel pieno delle progettazioni definitive per gli impianti più importanti, quindi tra maggio e giugno prevedo che potremo avviare tutte le gare d’appalto. In nove mesi siamo riusciti a fare quello che si sarebbe dovuto fare in quattro anni.
Mancano però i decreti attuativi per sbloccare definitivamente la situazione.
I decreti me li aspetto in questi giorni. La sentenza della Corte Costituzionale, che ha richiesto il coinvolgimento della Regione, ha comportato un ulteriore allungamento dei tempi.
Di cosa c’è ancora bisogno?
Dobbiamo realizzare un miracolo, ma perché ciò avvenga è necessario un atteggiamento positivo da parte di tutti. A volte vedo contrapposizioni davvero stupide. Conosco la politica, perché l’ho fatta, e si benissimo che ci sono certe dinamiche, ma i Giochi del Mediterraneo esulano dalla normale competizione politica. Qui bisogna remare tutti nella stessa direzione e chi non dovesse farlo, passatemi il termine, sarebbe davvero stupido. Perdere i Giochi, insisto, sarebbe da stupidi. Questo è un treno che passa una sola volta, poi non avremo più la possibilità di realizzare a Taranto tutte queste opere. Un eventuale fallimento sarebbe responsabilità di tutti, per questo chiedo a tutti gli attori in campo, alle istituzioni, ai partiti, la massima collaborazione. Remiamo tutti nella stessa direzione: per Taranto e per i Giochi del Mediterraneo.
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Testata: Buonasera
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