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Promossa con Regione Puglia ed Università di Bari

Una scuola nel nome di Alessandro Leogrande

Iniziativa della Fondazione Di Vagno. Iscrizione gratuita per gli under 35

Alessandro Leogrande

Alessandro Leogrande

Un'opportunità di formazione gratuita per i giovani, nel segno di uno degli intellettuali più acuti del Mezzogiorno.

Uomini e caporali, Fumo sulla città, Il naufragio, La frontiera. E solo per citare le sue opere più note. Alessandro Leogrande – scrittore e giornalista tarantino, scomparso prematuramente a novembre del 2017 – considerava il reportage narrativo una forma specifica del lavoro politico e culturale, fortemente radicata nella grande tradizione del meridionalismo italiano. Il suo lavoro fondeva letteratura e inchiesta sociale, attualità e storia. Ed è proprio questa specificità - il recupero della memoria per alimentare lo sguardo sul presente -  che ha suggerito alla Fondazione Di Vagno, di cui Leogrande è stato attivo collaboratore e componente del Comitato Scientifico per anni, l'organizzazione di una "Scuola di Reportage Narrativo Alessandro Leogrande", promossa e realizzata con Regione Puglia e Università degli Studi di Bari.

"Una proposta" spiegano dalla Fondazione "che vuol essere anche un esplicito omaggio al suo lavoro e alla sua memoria. La Scuola di reportage narrativo intende offrire un'opportunità ai/alle giovani, nello spirito della continuità del lavoro culturale e politico di Alessandro Leogrande, permettendo a chi si approccia al mestiere di giornalista e di narratore, di conoscere gli approcci metodologici e gli strumenti del lavoro utili a declinare il lavoro secondo le proprie attitudini.

Il progetto è rivolto anche a persone che provengono da percorsi professionali e di formazione differenti: dalla sociologia urbana, alla progettazione culturale, dall'urbanistica alla rigenerazione urbana sino alla pianificazione territoriale. Possono accedere alla scuola, gratuitamente, giovani uomini e donne under 35 compilando l'apposito form presente sul sito della Fondazione (fondazione.divagno.it) entro e non oltre il 22 Novembre 2023.

Per gli/le over 35 sarà possibile partecipare alle attività didattiche ma in questo caso è prevista una quota quale contributo di partecipazione.

"Alessandro Leogrande aveva una seria e spiccata curiosità per le storie delle persone, sia che fossero gli sfruttati delle terre di Puglia sia che fossero contrabbandieri, naufraghi o migranti, detenuti – dichiara Daniela Mazzucca, presidente della Fondazione Di Vagno – Considerava la Fondazione un luogo capace di conservare e condividere un grande patrimonio storico e politico, materiale e immateriale. E la Fondazione ha visto in Alessandro Leogrande un giovane intellettuale, attento studioso della storia e dei popoli, capace sempre di attraversare i luoghi del conflitto e di recuperare, dalla tradizione politica, l'essenza dell'impegno sociale e culturale. Avevamo il dovere di non disperdere il grande patrimonio di generosità e disponibilità di Alessandro e di ricambiare quanto ci aveva lasciato come esempio. Per questo abbiamo voluto fortemente questa Scuola di reportage narrativo: non una celebrazione del suo lavoro, ma la testimonianza di un metodo da trasferire a giovani giornalisti che continuino il suo lavoro".

"La nascita e l'avvio della Scuola di Reportage narrativo – dice Aldo Patruno, direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia - sono convinto rappresenti la maniera migliore per omaggiare e portare avanti il pensiero e l'azione di Alessandro Leogrande, a 6 anni dalla sua tragica scomparsa. Ogni giorno vorremmo che Alessandro fosse qui per aiutarci a comprendere il mondo impazzito nel quale ci è toccato di vivere. E l'idea che, attraverso la Scuola, altri giovani uomini e donne possano formarsi e proseguire la sua opera, ingenera fiducia e speranza. In un giornalismo che ritrovi il senso della sua essenzialità per la democrazia, della sua necessità per la verità, della sua rilevanza per la crescita culturale delle nostre società. Smettendola di inseguire a tutti i costi il gossip e lo scoop del momento e concentrando la propria missione sull'approfondimento, l'inchiesta, il confronto con le persone, la valorizzazione della scrittura e della narrazione. Un'opportunità straordinaria offerta ai giovani uomini e le giovani donne, ma soprattutto offerta a noi stessi per costruire una società migliore di questa".

Le modalità dei corsi

Una classe di 18 partecipanti, per questa prima edizione, che frequenteranno 6 moduli formativi, con cadenza mensile, da dicembre 2023 a Marzo 2024. A dare il via alla scuola saranno il critico letterario Marino Sinibaldi e Giuliano Battiston direttore dell'associazione di giornalisti indipendenti Lettera22. Inizieranno da quello che è stato il contributo di Alessandro Leogrande al mondo giornalistico e culturale, come prospettiva fondamentale per comprendere e attraversare le trasformazioni del presente. Arricchiranno la scuola - tra gli altri - i contributi di Rai Radio3, del saggista Goffredo Fofi, del co-direttore di Q-code Mag Christian Elia, dell'editrice Arlinda Dudaj e dell'editore Luigi Politano.

"La scuola è, innanzitutto, un modo per tenere vivo il ricordo di Alessandro Leogrande in una forma che non è celebrativa, ma che vuole trasmettere il suo metodo e la sua tensione morale e politica – afferma Giuseppe Moro, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Bari – Essa inoltre, apre nuovi orizzonti di impegno per la Fondazione Di Vagno in coerenza con la sua storia: formare giovani professionisti al reportage narrativo significa fare cultura politica in modo innovativo perché aiuta a raccontare e interpretare le realtà spesso più nascoste e provocatorie della storia che viviamo, con un'attenzione particolare alle nuove forme della marginalità e del misconoscimento dei diritti".

Entro il 29 Novembre, saranno comunicati i profili selezionati per la partecipazione alla scuola. Per maggiori informazioni: canali social della Fondazione, il sito www.fondazione.divagno.it e la mail fondazionegiuseppedivagno@gmail.com

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