A Taranto più pensionati che lavoratori attivi

In provincia di Taranto il numero dei pensionati ha superato quello dei lavoratori attivi. Un dato che non può che far riflettere - e preoccupare - in merito alla situazione economica che si vive nel Tarantino.

I dati, diffusi da IlSole 24 Ore, interessano tutto il territorio nazionale e nel complesso le province in cui i pensionati superano gli occupati sono 39 su 102, quasi tutte al Mezzogiorno. Insieme a Taranto infatti ci sono tra le altre Reggio Calabria, Napoli, Messina, Bari, Foggia, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, Lecce, Cosenza, Caltanissetta, Oristano, L’Aquila, Terni, Nuoro, Isernia, Benevento, Palermo, Campobasso, Agrigento, Potenza, Trapani, Biella, Enna, Ancona, Rieti, Catania, Perugia, Ferrara, Siracusa, Imperia, Ascoli Piceno, Vercelli, Rovigo, Avellino, Asti, Salerno.

Un sistema a rischio

La tenuta del sistema pensionistico, chiaramente, desta preoccupazione in un quadro del genere. Nello specifico del territorio tarantino, come di altre realtà meridionali, a pesare è non solo l'invecchiamento della popolazione ma anche l'emigrazione di molti giovani verso realtà - non solo in Italia - dove la disoccupazione non "morde" feroce come da noi.

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Nel 2020 Sud e Isole hanno perso ben 42 giovani residenti (25-34 anni) ogni 100 movimenti anagrafici nei flussi interni extra-regionali e 56 su 100 in quelli esteri (Fonte Istat).

Il futuro appare incerto, secondo le stime della Fondazione Di Vittorio per la quale, come riporta Il Corriere della Sera, il calo della popolazione e il suo invecchiamento nei prossimi 20 anni (+4,9 milioni gli over 65 e -900 mila gli under 15) faranno crollare il numero delle persone in età lavorativa, vale a dire quelle che hanno tra i 15 e i 64 anni di età, di 6,9 milioni di unità nel 2043. Già oggi il 39% degli occupati ha superato i cinquant'anni.

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