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Barletta

"Preoccupazione per l’escalation di episodi violenti e di illegalità diffusa"

Dopo l'agguato a Giuseppe Di Bari, le associazioni cittadine esprimono solidarietà e chiedono maggiore attenzione per le periferie

"Preoccupazione per l’escalation di episodi violenti e di illegalità diffusa"

La Polizia di Stato a Barletta

BARLETTA - La città è scossa dopo la sparatoria avvenuta venerdì sera in via Leonardo Da Vinci, durante la quale è rimasto ferito Giuseppe Di Bari, presidente del Comitato della Zona 167. Un episodio che, per modalità e contesto, assume i contorni di un vero e proprio agguato, colpendo una delle figure più attive nella difesa della legalità e nella promozione della partecipazione civica.

Il Comitato 167, da anni in prima linea per migliorare le condizioni del quartiere, è considerato un punto di riferimento per molti residenti della zona. Di Bari, che da tempo si batte per il rispetto delle regole e la tutela dei cittadini, rappresenta una delle voci più autorevoli del territorio.

In seguito all’attentato, un ampio fronte di associazioni cittadine – da Argomenti 2000 all’Azione Cattolica, dall’U.C.I.D. alle A.C.L.I., fino a Legambiente, Caritas, Agesci, Anpi, Unitalsi, Amci e numerosi altri gruppi locali – ha espresso solidarietà al presidente ferito e al suo comitato.

In una nota firmata da Luigi Lanotte per le associazioni aderenti, il mondo dell’associazionismo barlettano manifesta non solo vicinanza a Di Bari, ma anche forte preoccupazione per l’escalation di episodi violenti e di illegalità diffusa che, da tempo, alimentano un clima di insicurezza.

Le associazioni sottolineano come le periferie della città necessitino di maggiore attenzione e sostegno, ma anche come le difficoltà colpiscano sempre più spesso i residenti dei centri storici. L’appello è chiaro: le istituzioni devono fare rete con i cittadini, sostenendo i percorsi di aggregazione e le iniziative civiche che mirano al bene comune.

Occorre un impegno condiviso per garantire una convivenza civile serena e pacifica – si legge nel comunicato –. Le realtà associative rappresentano un presidio di legalità che va promosso, valorizzato e protetto”.

L’episodio che ha coinvolto Giuseppe Di Bari, ferito mentre portava avanti il suo impegno per il quartiere, riaccende così il dibattito sulla sicurezza nelle periferie di Barletta e sulla necessità di una risposta coordinata tra cittadini e istituzioni per fermare il degrado e la violenza.

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