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Taranto

Turismo, una stagione in chiaroscuro

Il bilancio della stagione, tra punti di forza da valorizzazione e problemi che rimangono ancora da risolvere

Taranto e il turismo

Taranto e il turismo

Com'è andata la stagione turistica a Taranto e provincia? Fra luci e qualche ombra, per usare un luogo comune, ma che ben sintetizza il concetto. A parlare è Stefania Bellanova, da molti anni guida turistica e quindi con consolidata esperienza nel settore nonché ideatrice del portale Taranto Turismo dell'Apulia International Aps, che così esordisce: "È stata una stagione partita in ritardo, sia per le incertezze climatiche iniziali sia per la diminuita capacità di spesa sia per gli aumenti registrati in generale nel settore della balneazione, anche se nella provincia jonica, in particolare a Marina di Taranto, i prezzi sono relativamente più bassi: in media 30 euro per ombrellone e sdraio, rispetto al litorale leccese dove, per lo stesso target di servizi, si giunge a un esborso che mediamente arriva a 90 euro. In ogni caso si tratta di esborsi non sempre accessibili a molti ed ecco perché ai lidi privati si è registrata una diminuzione di presenze".

Stefana Bellanova evidenzia una tendenza alla diminuzione del turismo cosiddetto "fai da te"a favore di quello affidato alle guide professionali, che evita cattive sorprese a causa della pubblicità ingannevole dei social. "Attraverso circuiti privati – dice – sono numerose famiglie che si mettono in contatto con il nostro circuito di operatori turistici (ma ci sono tante altre esperienze simili in regione) al fine di godersi una vacanza senza imprevisti ed esborsi spesso ingiustificati quanto consistenti. Tutti, ma dico tutti, commentano alla fine che il titolo di Taranto quale 'Perla dello Jonio' è più che meritato, ma che potremmo (dovremmo) impegnarci molto di più per farla conoscere meglio".

La guida turistica evidenzia, fra i fattori principali che impediscono in riva allo Jonio un decisivo sviluppo del settore turistico la pessima comunicazione viaria con il resto d'Italia, esprimendo in particolare rammarico per il perdurante e decennale mancato funzionante dell'aeroporto "Arlotta" di Grottaglie. "Questo ci penalizza fortemente rispetto alle altre località pugliesi, ma nonostante tutto e la cattiva pubblicità (non sempre giustificata) per la questione dello stabilimento siderurgico, il flusso turistico continua a essere consistente – dice – Quando sbarcano i crocieristi, per esempio, cerco di convincerne quanti più possibile a rimanere da noi per partecipare alle visite guidate condotte da me e dai miei colleghi, riuscendo in genere a vincere la loro riluttanza. Alla fine ringraziano tutti per la bella esperienza vissuta, riferendo che l'attrattività della città è risultata al di sopra delle loro più rosee aspettative, soprattutto per la città vecchia (che andrebbe maggiormente valorizzata), il MarTà e le belle chiese, soprattutto la cattedrale. Non mancano coloro che, a fine tour, si dirigono autonomamente alla spiaggetta dell'ex Lido Taranto per la tintarella e magari per il bagno, anche se non ancora consentito. L'anno prossimo con i colleghi faremo apprezzare anche la Villa Peripato e il nostro bel lungomare, parzialmente interdetti per i lavori di riqualificazione".

Il più bel ricordo di quest'estate? Le recensioni positive rilasciate sui portali e sui social, con il saluto affettuoso dei crocieristi al momento della partenza della nave, talvolta salutata dai tuffi dei delfini."È bello – conclude - incontrare persone con cui nascono rapporti che, a volte, diventano quasi di amicizia grazie alla capacità dei colleghi operatori di soddisfare le loro esigenze vacanziere in spirito di servizio e di fraternità, con scambio di saluti telefonici che si ripetono nei mesi successivi". 

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