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Giochi del Mediterraneo
26 Marzo 2025 - 17:14
Giochi del Mediterraneo
Novità per la costruzione degli impianti per i Giochi del Mediterraneo. Il Commissario Straordinario Massimo Ferrarese con proprie Ordinanze ha infatti nominato i nuovi RUP (responsabili unici del procedimento) per le seguenti Opere: Ing. Alessandra Presicci per il Centro Polivalente Amatori Ricciardi; Ing. Giuseppe Olivieri per lo Stadio Erasmo Iacovone; il dott. Walter Caprino per l'impianto Natatorio Torre d'Ayala in sostituzione dei precedenti Tecnici di provenienza Comune di Taranto.
Intanto monta la polemica sulla fondazione per lo sport. Dopo l’incontro tra il commissario Massimo Ferrarese, il presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Cesareo, e parlamentari e consiglieri regionali, a criticare l’iniziativa e la gestione complessiva dei Giochi è il senatore Mario Turco (M5S): «Taranto sta vivendo uno dei suoi momenti peggiori per lo sport, nonostante il periodo fiorente che avrebbe dovuto attraversare grazie agli enormi finanziamenti portati sul territorio dal Governo Conte II per i Giochi del Mediterraneo 2026. Al momento, per quanto riguarda i Giochi, su 41 opere da realizzare sono stati aperti soltanto 16 cantieri, mentre sulle altre 25 manca ancora una vera e propria fase di avvio. Parlando in termini economici, ci sono 139 milioni di euro – pari ad oltre la metà della spesa totale in tali opere – fermi, nonostante l'appuntamento agonistico sia vicinissimo (agosto 2026)».
Secondo Turco ci sarebbe il rishcio di arrivare ai Giochi con impianti incompleti. Dubbi anche sull’idea della fondazione: «Per cominciare, l'eventuale realizzabilità di questa fondazione appare assai lontana, poiché non vi è ancora una proposta o un progetto in senso tecnico, amministrativo e documentale. Quella di Ferrarese ci sembra più un'idea personale, impulsiva e confusa, anche perché nel suo odierno intervento non ha fornito alcuna indicazione della finalità, dei soggetti finanziatori, del piano industriale e del fabbisogno finanziario necessario a garantire la sostenibilità. Non è stata specificata neanche la natura giuridica, se pubblica, privata o mista. Ancora, dal laconico discorso di Ferrarese non è dato di sapere se la fondazione debba nascere per gestire gli impianti, sostenere lo sport o per altre finalità sconosciute. Per il momento, il Commissario ha affermato di aver maturato alcune interlocuzioni con soggetti privati, ma qui il M5S ci tiene ad alzare una barricata su qualsiasi commistione fra lo sport cittadino e le grandi imprese inquinanti insistenti sul territorio. Se qualcuno a Taranto sta pensando di barattare salute e ambiente con lo sport, farebbe bene a tirare i remi in barca: noi siamo contrari ad un modello di capitalismo selvaggio nello sport, poiché fagociterebbe i sani sentimenti provati da tifosi e sportivi». Di qui, a parere di Turco, la necessità «approfondimenti certosini».
Pronta la replica del consigliere regionale Renato Perrini (Fratelli d’Italia): «La nota del senatore Mario Turco sulla Fondazione per aiutare lo sport tarantino inizia così: “Taranto sta vivendo uno dei suoi momenti peggiori per lo sport…”. È evidente che il braccio destro di Giuseppe Conte non pensava solo allo sport tarantino, ma al suo Movimento 5 Stelle, in modo particolare tarantino dove il movimento alle ultime elezioni comunali si è miseramente fermato a poco più del 4%... e ora fra due mesi si torna alle urne a Taranto e Turco teme che possa perdere ulteriori consensi. Allora qualche frase ad effetto sulla salute dei tarantini potrebbe portare qualche voto! Brutta cosa la campagna elettorale se viene utilizzata per avvelenare i pozzi e strappare qualche consenso strizzando l’occhio all’ambientalismo e alla salute, argomenti sui quali tutti i tarantini sono particolarmente sensibili, anche quando non c’entrano nulla».
«Eppure nella riunione di lunedì scorso, 24 marzo – prosegue Perrini - il commissario ai Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese - nell’illustrare l’ottima iniziativa PRIVATA (non a caso scritta in maiuscolo) che ha già raccolto già 500mila euro – ha tenuto a sottolineare che solo un accordo politico bipartisan può davvero salvare lo sport che a Taranto sta letteralmente scomparendo, in modo particolare calcio e basket. La somma raccolta è solo l’inizio, è evidente che servono tante risorse e il coinvolgimento anche delle grandi aziende che sono presenti sul nostro territorio e che hanno il dovere di produrre senza inquinare».
«Ma il senatore Turco, che era al Governo quando le aziende alle quali fa riferimento continuavano a inquinare – incalza il consigliere regionale di Fratelli d’Italia - ha pensato bene di "alzare una barricata" perché furbescamente cerca di insinuare negli sportivi tarantini che “qualcuno a Taranto sta pensando di barattare salute e ambiente con lo sport”. Dovrebbe vergognarsi solo per aver insinuato questa provocazione! A Taranto ricordano bene le promesse del suo movimento: chiuderemo l’Ilva e ne faremo una grande acquapark, poi è stato il suo governo a venderla ad Arcelor Mittal. Il pudore di tacere su questi argomenti sarebbe stato il minimo che ci si poteva aspettare da chi sull’inquinamento e la salute ha fatto ben poco quando era al Governo. Noi di Fratelli d’Italia partiamo da un presupposto: le aziende non devono inquinare, con o senza Fondazione per salvare lo sport».
La conclusione: «Semmai con le sue dichiarazioni Turco dovesse mandare all’aria tutta la rete relazioni che il commissario Ferrarese sta costruendo con tutti, ne dovrà rispondere direttamente a tutti i tifosi tarantini e non solo a loro».
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