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Il caso

«Autorità portuale, serve una nomina tecnica»

L'appello di Michele Conte, presidente del Propeller Club Port of Taras

Autorità Portuale

La sede dell'Autorità di Sistema Portuale

«Sono in corso, da nord a sud, le manovre governative per il rinnovo delle cariche presidenziali di numerose Autorità di Sistema Portuale che, tra il 2025 e il 2026, saranno interessate da avvicendamenti dei vertici, nell’ambito di un più ampio processo di ridefinizione dell’intero sistema portuale nazionale attualmente in fase di studio e di cui presto (?), a detta del Vice Ministro Rixi, si conosceranno gli sviluppi».

Comincia così l'accorato appello del presidente del Propeller Club Port of Taras, Michele Conte, in vista della nomina della presidenza dell'Autorità di Sistema Portuale di Taranto.

«Nel frattempo, per Taranto - dichiara appunto Conte - l’anno in corso segnerà un passaggio importante, quasi storico, che vedrà la conclusione di una decade durante la quale il Presidente Sergio Prete ha guidato l’Autorità Portuale di Taranto verso la sua ridefinizione in chiave di Sistema Portuale, accompagnando l’Ente in quella che è stata una tra le più complesse e delicate fasi evolutive dello scalo jonico, con l’obiettivo di ampliare gli orizzonti del Porto da sempre legate quasi esclusivamente a dinamiche industriali. L’International Propeller Club, si dice fiducioso in un futuro migliore: l’analisi della fotografia attuale dello scalo richiama ad un forte atto di coraggio e responsabilità rispetto a quelle che saranno le scelte del Governo e della Regione per i nuovi organi della governance dell’AdSP del Mar Ionio. È indubbio che la grave crisi dei traffici e dell’operatività dello scalo sia fonte di grande preoccupazione per l’intera comunità portuale jonica. I problemi da risolvere non sono pochi».

«Ora più che mai - prosegue il presidente del Propeller - è necessario garantire l’azione di rilancio dello scalo jonico attraverso una virtuosa guida manageriale della Presidenza e della Segreteria Tecnico-Operativa. È essenziale che il Porto di Taranto possa giovarsi di figure tecniche che assicurino una leadership competente con professionalità acquisita nell’ambito della logistica in generale e in quella portuale in particolare. La totale estraneità alla competenza e alla conoscenza delle problematiche, alla storia recente del Porto ed al quadro prospettico delle progettualità in corso, non potrà che aggravare le attuali difficoltà che il porto sta attraversando. È obbligo del Governo (non solo di qualche forza politica) che si operino scelte non dettate da mere logiche di partito. Men che mai si potrà trattare di nomine lontane dalla specifica esperienza, professionalità e conoscenza del settore, come peraltro, non a caso, la legge 84/94, anche con le sue modifiche più recenti, ancora prevede. La crisi che attanaglia la Città non può permettersi anche una guida incompetente e senza storia nel settore portuale».

«Pur nella consapevolezza della complessità del lavoro da porre in essere per il rilancio del nostro Porto - conclude Conte - il Propeller di Taranto auspica un processo di crescita sostenibile e competitiva, a garanzia dell’economia marittima locale e del commercio internazionale. Nell’attesa di conoscere quelle che saranno le scelte per il Porto di Taranto, il Propeller continuerà la propria azione a supporto della diffusione della cultura portuale e marittima nella nostra Città, a beneficio dell’intera comunità portuale e cittadina».

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