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Autorità portuale

«La sede di Taranto deve restare autonoma»

Di Cuia (Forza Italia): «Porto strategico per lo sviluppo del territorio»

Massimiliano Di Cuia, consigliere regionale (Forza Italia). Sullo sfondo, una veduta del porto di Taranto

Massimiliano Di Cuia, consigliere regionale (Forza Italia). Sullo sfondo, una veduta del porto di Taranto

«Taranto deve restare sede autonoma dell’autorità portuale e ogni ipotesi di accorpamento va liquidata in fretta».

Lo afferma Massimiliano Di Cuia, consigliere regionale (Forza Italia).

«La città, anche con l’approvazione del nuovo Piano Urbanistico Generale, sta ridisegnando le sue direttrici di sviluppo e, in questa prospettiva, l’infrastruttura portuale riveste un’importanza strategica. Innanzitutto, giova ricordare la posizione del nostro scalo: posto al centro del mediterraneo, il porto di Taranto è lo snodo ideale per il traffico commerciale tra l’Europa ed il resto del mondo, in particolare il continente africano. E ancora: abbiamo insediamenti militari di assoluto rilievo sia nazionale che internazionale. Da un settore ad un altro - evidenzia Di Cuia - va sottolineato il rinnovato interesse delle compagnie croceristiche, che guardano alla città confermandone l’appeal sempre crescente. Inoltre, l’accorpamento sarebbe una scelta in controtendenza rispetto agli ingenti investimenti che lo Stato sta facendo nel nostro porto nel settore dell’energia -grazie al lavoro della delegazione parlamentare proprio di Forza Italia- che lo stanno trasformando in un vero e proprio hub energetico nazionale. Va detto anche che il nostro porto, nonostante il calo dei traffici degli ultimi anni dovuto alla crisi del siderurgico, ha mantenuto un bilancio solido a differenza di altre realtà che hanno dovuto aumentare le tariffe portuali. Sono tutte ragioni che richiedono anzi, impongono un’authority autonoma - osserva il consigliere regionale - Il compito della politica ionica è dunque quello di difenderne l’autonomia, contribuendo a individuare una governance che, in sinergia con le altre istituzioni locali, sia in grado di cogliere tutte queste sfide».

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