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La vertenza

Leonardo, nuovo confronto a Grottaglie. "Stallo preoccupante"

La RSU Fiom resta critica con l'azienda. "Atteggiamento irrispettoso"

Lo stabilimento Leonardo di Grottaglie

Lo stabilimento Leonardo di Grottaglie

Primo incontro di sito dell’anno, quello del 30 gennaio, a Leonardo Grottaglie, alla presenza della direzione di stabilimento, responsabile ente qualità e responsabile ente sicurezza.

"Nulla di nuovo è emerso rispetto all’attuale situazione produttiva, che rimane invariata (rate 3 ad un solo turno di lavoro) in attesa di rivedere, ancora al ribasso, il piano produttivo che scaturirà da un ormai certo nuovo piano ritiri “Z62” da parte del cliente Boeing - previsto per la seconda metà di febbraio – che genererà ulteriore vuoto lavoro" è quanto spiega in una nota la RSU Fiom Cgil.

"Rispetto a quelle che, invece, sono le nuove iniziative fin qui svolte (Vertical e Proteus) l’azienda ha dichiarato" riferisce ancora il sindacato "di non avere ulteriori carichi di lavoro e che quindi le aree finora dedicate - scali di lavoro compresi - verranno completamente dismesse. Come Fiom sin dall’inizio della vertenza, abbiamo sempre considerato questi “progetti” come tali, denunciando ad ogni tavolo di confronto, il fatto che non potessero minimamente rappresentare la soluzione alternativa per la tenuta dello stabilimento. Purtroppo ancora una volta, evidentemente, i fatti ci danno ragione".

Lo stabilimento Leonardo di Grottaglie 

"Come Fiom" spiegano i metalmeccanici della Cgil "continuiamo a sostenere fermamente che la concreta diversificazione produttiva del sito di Grottaglie, può realizzarsi solo attraverso l’affiancamento alla produzione del B787, di un vero programma aeronautico.

Riguardo le tematiche discusse nell’incontro di stabilimento del 18 dicembre (upskiling, team leader e commissione B1 ex 5S) l’approccio aziendale viene giudicato dalla RSU "approssimativo, rimandando il tutto ad un incontro dedicato a livello Divisionale. Come ormai accade troppo spesso nella Leonardo, ed a tutti i livelli, al pari di una gestione da bottega, si consuma un incontro per rimandare la discussione ad un altro nuovo incontro. Riteniamo incomprensibile questa situazione di stallo, che unita anche ad un’assoluta assenza di prospettiva industriale per la ripresa produttiva del sito e per la tanto acclamata diversificazione, non può che preoccuparci".

Il sindacato bolla come "assolutamente irrispettoso nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori la chiara mancanza di volontà da parte dell’azienda di affrontare, discutere e risolvere tematiche che riguardano la vita quotidiana lavorativa, utilizzando continuamente la scusante di aspettare il piano industriale del prossimo mese di marzo".

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