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21 Novembre 2024 - 06:20
Lavoratori della Leonardo a Grottaglie
«Le recenti decisioni aziendali di Leonardo Aerostrutture, ribadite nel comunicato delle Segreterie Nazionali di Fim, Fiom e Uilm, segnano un asso ulteriore verso la marginalizzazione del sito di Taranto Paolo VI. Lo spostamento della Divisione Elettronica presso lo stabilimento di Grottaglie, unito alla futura destinazione dell’hangar 2 per la linea di assemblaggio finale del convertiplano della Divisione Elicotteri, rappresenta l’ennesima prova di una strategia industriale che concentra investimenti e opportunità su un unico sito a discapito del territorio tarantino. Questa decisione è inaccettabile. Taranto, già gravata da profonde emergenze sociali, ambientali ed economiche, non può essere considerata una pedina sacrificabile nello scacchiere industriale italiano».
Lo stabilimento Leonardo a Paolo VI
E’ il consigliere comunale di Taranto, Giuseppe Fiusco, a toccare un nervo scoperto della complessa questione Leonardo: il ruolo dello stabilimento del capoluogo, che rischia di essere sacrificato. «Sono e resto al fianco dei lavoratori del sito di Taranto e delle loro famiglie, che oggi vedono il loro futuro compromesso da una scelta che considero non solo sbagliata, ma iniqua. Non è accettabile che Leonardo presenti questa decisione come obbligata, quando è chiaro che con la volontà politica e un approccio strategico diverso si potrebbero individuare soluzioni che tutelino i lavoratori e il territorio. Di fronte a questa ingiustizia, il silenzio della politica locale appare come un vero e proprio tradimento» evidenzia Fiusco.
Giuseppe Fiusco
«Nonostante i miei ripetuti appelli, nessuna forza politica, né di destra né di sinistra, ha avuto il coraggio di prendere una posizione chiara e netta a favore del sito di Taranto. Il Partito Democratico, in particolare, si è dimostrato totalmente assente, incapace di difendere la dignità dei lavoratori di Taranto. È ancor più grave che Michele Emiliano, governatore della Regione Puglia e figura di spicco del Pd, abbia scelto di non intervenire con fermezza in questa vicenda, lasciando i lavoratori e il territorio privi del supporto istituzionale necessario in un momento così critico. Nel tentativo di accendere un dibattito serio e responsabile sulla questione, ho personalmente contattato Leo Caroli, che durante una conversazione telefonica mi aveva garantito un sopralluogo presso il sito di Taranto. A oggi, quella promessa è rimasta disattesa, lasciando me e i lavoratori delusi e amareggiati. Non si tratta solo di una mancanza di rispetto, ma di un’occasione persa per dimostrare attenzione e impegno nei confronti di un territorio che chiede risposte» ancora parole di Fiusco. Che continua: «La narrazione aziendale che presenta la chiusura del sito come l’unica strada percorribile è falsa e ingannevole. Altri siti in Italia, grazie a una politica locale attiva e determinata, hanno evitato il peggio. Perché a Taranto, invece, si accetta passivamente questa decisione? La nostra città, già duramente provata, merita rispetto, merita un piano industriale serio, e merita una politica che sappia difendere i diritti del territorio e dei lavoratori. Chiedo quindi un impegno immediato da parte di tutte le forze politiche, locali e nazionali, affinché si schierino con determinazione a difesa dei lavoratori del sito di Taranto, superando divisioni ideologiche per concentrarsi sul bene del territorio. È indispensabile che Leonardo riveda il piano aziendale, individuando soluzioni che garantiscano la continuità produttiva e occupazionale del sito, in linea con i principi di responsabilità sociale e industriale che un’azienda a partecipazione statale ha il dovere di rispettare. Infine, invito Caroli a mantenere l’impegno del sopralluogo promesso: un gesto necessario per aprire un dialogo concreto e costruttivo, basato su fatti reali e non su dichiarazioni vuote. Taranto non si arrende. Non possiamo accettare che la nostra città venga relegata ai margini del sistema industriale italiano».
Lo stabilimento Leonardo di Grottaglie
Da parte sua, Cosimo Borraccino, consigliere del Presidente della Regione Puglia per il coordinamento del Piano Taranto, evidenzia un altro nodo da sciogliere: quello relativo al rapprto con Boeing. «Dopo gli incontri romani, dei giorni scorsi, di Leonardo SpA e sindacati, che hanno sgomberato i dubbi dello “scorporo” della Divisione Aerostrutture, resta il tema cruciale, per lo stabilimento di Grottaglie, della diversificazione produttiva. Sebbene Leonardo SpA ribadisce gli impegni assunti a luglio scorso con la Regione Puglia e i lavoratori, pensiamo che non più rinviabile un “piano condiviso” che incrementi le attività, puntando, nel possibile, al superamento della logica della monocommittenza da Boeing, indirizzando i “reciproci sforzi” sulla diversificazione dello stabilimento produttivo di Grottaglie. Grottaglie infatti non sarà più solo sito aerostrutture ma diverrà multidivisionale con l’insediamento della Divisione Elettronica che traslocherà da Taranto».
Cosimo Borraccino
Anche su questo Borraccino non nasconde perplessità: «A proposito del sito di Paolo VI Taranto, viene da chiedersi se e quali investimenti ci saranno in quel sito che è di proprietà della Leonardo SpA e che di recente ha visto anche ingenti risorse spese per ottimizzarlo. Sarebbe auspicabile, a tal proposito, la non chiusura totale e che si mettesse in campo una strategia di investimenti in nuova forza lavoro per il sito di Paolo VI».
Nel contempo, evidenzia ancora Borraccino, «i piani di Leonardo SpA proseguono, seppure con qualche dilazione temporale, per le attività inerenti il drone Euromale. Confermato pure il progressivo svuotamento dell’hangar 2, per accogliere tra sei mesi, la linea di assemblaggio finale del Convertiplano dalla Divisione Elicotteri. Meno belle invece le notizie per la produzione di fusoliere per Boeing che pare, per il prossimo anno, diminuirà di ulteriori 16 unità e che come stigmatizzato dai sindacati genera non poche preoccupazione. Come recentemente fatto giovedì 14 novembre, con la riunione del comitato regionale Sepac sulla “crisi stabilimenti pugliesi all’indomani dell’annuncio di scorporo della divisione aerostrutture” col presidente Emiliano, il presidente del Comitato Sepac Caroli e gli assessori Delli Noci e Triggiani, sempre attenti alle vicende dello stabilimento Leonardo di Grottaglie, seguiremo, col collega Mattia Giorno, con attenzione la vicenda. Continueremo ad incalzare l’azienda, nel consolidato rapporto di collaborazione e condivisione delle scelte di politica industriale, attraverso il continuo confronto, per ridare fiducia e serenità ai lavoratori».
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