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Leonardo, si cambia: ecco cosa succede. Il video

La posizione dell'azienda, le mosse dei sindacati

Leonardo

Leonardo: cosa succede ora

Svolta possibile per lo stabilimento Leonardo di Grottaglie.

Ieri, 18 novembre, a distanza di poche ore dall’incontro con i vertici aziendali nell’ambito dell’Osservatorio Strategico che ha sgomberato il campo ("inequivocabilmente", sottolineano i sindacati) dalle ipotesi di scorporo ed eventuale cessione della Divisione Aerostrutture, si è infatti tenuto a Roma - presso la sede della UIR - l’incontro di monitoraggio dell’accordo per la gestione delle criticità provocate da Boeing sul sito grottagliese.

La "diversificazione", arrivano gli elicotteri 

"Nell’ambito dell’incontro" spiegano i vertici nazionali di Fim, Fiom e Uilm "sono stati ribaditi i concetti cardine dell’accordo di luglio col quale sono state ampliate le opportunità di diversificazione delle attività sul sito di Grottaglie".

Il segretario generale Fim Cisl Taranto Brindisi, Michele Tamburrano

Riaffermato e ribadito che il sito diverrà multidivisionale a tutti gli effetti in virtù dell’insediamento della Divisione Elettronica che lascerà, come da piano, il sito di Taranto Paolo VI, procedono le pianificazione di produzione per consentire il rispetto del piano di svuotamento dell’hangar 2 destinato ad accogliere a partire da aprile 2025 la Divisione Elicotteri per realizzare la linea di assemblaggio finale del convertiplano.

Il drone Euromale ed il nodo Boeing 

I metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil rimarcano come siano state confermate "le attività inerenti l’Euromale che continuano a subire qualche dilazionamento dei tempi. In questo scenario la rivisitazione degli impegni da parte di Boeing avvenuta col piano Z61 che per il 2025 diminuisce di 16 unità il numero dei ritiri previsti portandoli a 81 genera qualche preoccupazione aggiuntiva che dovrà essere al centro dell’attenzione di un piano che analizzi le possibili evoluzioni di tutta la Divisione Aerostrutture che, alla luce degli inciampi della Boeing vede rallentato il piano di rilancio.

Le Segreterie Nazionali di Fim, Fiom e Uilm ritengono "non più rinviabile un piano che possa incrementare ed accrescere attività e diversificazione in ottica duale di una Divisione creata per separare attività ed emarginare un pezzo di Paese"

In attesa di proseguire questo percorso di approfondimento, è stata rinnovata la Cigo fino al 5 gennaio 2025 per i lavoratori del sito di Grottaglie come da accordo di luglio che vede coinvolti anche i lavoratori di LLS.

"Continueremo ad incalzare l'azienda, attraverso il confronto, per arrivare in tempi brevi ad una concretizzazione di ogni opportunità che restituisca fiducia e prospettive a tutte le lavoratrici e i lavoratori di Grottaglie e di tutta la Divisione Aerostrutture" chiosano le sigle sindacali.

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