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Il Siderurgico

Acciaierie d'Italia annuncia: «Svolta per la decarbonizzazione». Ecco cosa cambia

L'accordo siglato con DRI d'Italia

Acciaierie d'Italia

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Un Memorandum of Understanding - sostanzialmente, un protocollo d'intesa -  che sancisce formalmente il percorso di collaborazione per la realizzazione di un impianto di riduzione diretta da 2.5 milioni di ton/anno nello stabilimento siderurgico di Taranto: a firmarlo, le società Ilva in Amministrazione Straordinaria, DRI d’Italia SpA e Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria.

In una nota di AdI si parla di «passo importante verso la decarbonizzazione che sarà completata da chi acquisterà il complesso». I gruppi tecnici di DRI d’Italia SpA, Ilva in AS e AdI in AS - viene spiegato - hanno portato avanti un intenso lavoro di analisi e di sviluppo: in particolare, gli studi di fattibilità condotti ipotizzano che lo stabilimento possa assicurare all’impianto la disponibilità delle infrastrutture per stoccaggio e trasporto del minerale di ferro e di fluidi ausiliari.

Il nuovo impianto

La costruzione del nuovo impianto sarà realizzata da DRI d’Italia attraverso il finanziamento assegnato ai sensi della legge 29 aprile 2024, n. 56., nel rispetto delle tempistiche previste dal piano di decarbonizzazione del sito produttivo di Taranto. Sarà Acciaierie d'Italia in Amministrazione straordinaria, sulla base degli esiti degli studi e delle valutazioni ingegneristiche condotti da DRI d’Italia ed anche con il supporto di soggetti terzi, a valutare la necessità di eventuali interventi di adeguamento delle infrastrutture in gestione, come ad esempio possibili migliorie ai parchi minerari. I costi e le modalità di tali eventuali operazioni di adeguamento saranno oggetto di accordi contrattuali, definiti successivamente. 

Un miliardo di euro per il "DRI"

La tecnica del DRI viene indicata da tempo per la riduzione delle emissioni di CO2 nella produzione di acciaio, con un minor uso di carbone. Questa è la ragione per la quale sono ingenti, circa un miliardo di euro, le risorse finanziarie pubbliche disponibili per il progetto, attraverso i fondi di coesione.

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