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Il caso

Ilva e calcio, la partita doppia di Taranto. Il video

Melucci tra Jindal e Campbell

L'uscita di Jindal da Palazzo di Città

L'uscita di Jindal da Palazzo di Città

Era stato annunciato come imminente l’arrivo del socio pakistano di Mark Campbell, l’imprenditore inglese indicato come nuovo padrone del Taranto. In attesa che il “socio” si palesi, in uno strano intreccio degno di una spy story spunta un altro nome, non dal Pakistan, ma dalla vicina India: quello di Jindal, acciaiere asiatico che con la sua Vulcan Green Steel ha preso parte alla manifestazione di interesse per l’intero gruppo Acciaierie d’Italia.

Jindal è stato a Palazzo di Città poco prima della ormai celebre cena con Campbell e secondo indiscrezioni il sindaco Rinaldo Melucci sarebbe stato in India la scorsa estate per visitare le strutture di Jindal. Nel clima sovraeccitato di questi giorni attorno al calcio, più di qualcuno ha accostato Jindal ai colori rossoblù - complice anche la nota passione dell’imprenditore indiano per il football - magari come “socio forte” di Campbell.

Ma appassionatissimo di calcio, e proprietario di una squadra in India (il Bengaluru Football Club di Indian Superleague), è anche Sajjan Jindal, anche lui acciaiere ma al vertice di Jsw, che aveva già provato a prendersi l’ex Ilva ma venne sconfitto da ArcelorMittal. Al momento, però, il tutto pare più un sogno di alcuni tifosi.

Sembrano decisamente molto più fondate le voci di un malcontento della squadra, riunitasi in riunione allo Iacovone, che aspetta chiarezza sugli emolumenti maturati, non erogati sino al primo pomeriggio. Il rischio della messa in mora del club non si può escludere.

Questo, mentre non si placano le polemiche dopo la conferenza stampa di lunedì a Palazzo di Città: l’on. Dario Iaia, il gruppo Svolta Liberale per Taranto e la FNSI hanno criticato il comportamento del sindaco ed espresso solidarietà alla giornalista Annarita Digiorgio.

E mentre i tifosi tra mugugni pensierosi e infuocati dibattiti nell’arena dei social continuano a chiedersi quanto pesi il portafoglio di Campbell, se i fantomatici bonifici abbiano finalmente attraversato l’oceano, chi siano i suoi ancor più misteriosi soci (dal pakistano all’indiano) e quale sia il vero obiettivo di questa nebulosa operazione, c’è un elemento che rischia di mettere fine a questa commedia: i paletti imposti dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio su acquisizioni e cessioni di partecipazioni societarie. In particolare, l’articolo 20 bis delle Norme sull’Ordinamento Interno Federale richiede precisi requisiti di onorabilità e solidità finanziaria.

La Apex di Campbell sarà in grado di uscire con la testa sul collo da questa autentica ghigliottina?

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