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Il siderurgico

Una nave rigassificatrice nel porto di Taranto

L'ipotesi concreta è stata confermata dal ministro Urso alla Fiera del Levante. La proposta è della società azera che ha partecipato alla gara per l'acquisizione dell'ex Ilva

Adolfo Urso

Adolfo Urso

Un nave rigassificratrice della società azera che ha partecipato alla gara per acquisire gli impianti del siderurgico potrebbe essere stanziata nel porto di Taranto. Lo ha confermato il ministro per le Imprese e per il made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo alla inaugurazione della Fiera del Levante

«La proposta - ha spiegato Urso - mi è stata fatta qualche mese fa, a prescindere dalla gara per la vendita dell'ex Ilva, per approvvigionare il sito di Taranto attraverso una nave rigassificatrice e un investimento diretto della loro azienda».

«E nel contempo - ha detto ancora il ministro - la nave approvvigionerebbe anche la città di Taranto. Successivamente la società azera ha fatto un'offerta all'interno di questa procedura per l'intero asset produttivo, ovviamente con l'intenzione di alimentarla con il loro gas attraverso la loro nave. Ed è una delle offerte in campo».

«Sono due procedure diverse - ha chiarito Urso - e io, a prescindere da chiunque otterrà l'assegnazione dell'impianto, spero che il progetto della nave rigassificatrice vada avanti perché è logico e nell'interesse reciproco, nostro e loro. E quando c'è un interesse reciproco le cose vanno bene avanti».

Il ministro ha poi annunciato una sua imminente visita nel capoluogo ionico: «Tra pochi giorni andrò a Taranto quando sarà riattivato l'altoforno uno che era stato chiuso quasi due anni fa. E poi toccherà all'altoforno due che è stato chiuso maldestramente, senza svuotarlo. Di questo chiederemo conto, perché così si è reso molto più difficile il ripristino». Urso ha poi voluto rimarcare io «coraggio» della premier Meloni «che si è assunta la responsabilità» di affrontare il nodo Ilva. «I creditori - ha aggiunto Urso - hanno cominciato a ricevere in sei mesi i crediti di cui avevano diritto: ora aspetto che la Regione faccia la sua parte. Noi abbiamo fatto una norma nazionale consentendo alla Regione di aggiungere quelle regionali».

«In sei mesi - ha detto ancora il ministro - si ripristina tutto e si fa una procedura internazionale a cui partecipano in questa prima fase di manifestazione di interesse 15 Paesi. Tre grandi player internazionali fanno manifestazioni di interesse per l'intero asset produttivo - poi si dovrà concretizzare con manifestazioni di interesse vincolanti suffragate da piani industriale, finanziario, occupazionale e su tutto dal piano ambientale - poi ci sono altri 12 che chiedono parziali asset. Vi è la possibilità per altri partner di intervenire in questa sede. Ieri uno dei più grossi ha detto che potrebbe intervenire in questa seconda sede, quindi non è detto si fermi il numero dei player internazionali per l'assegnazione di questi asset».

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