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Il Siderurgico
19 Settembre 2024 - 17:43
L'ex Ilva
Dopo le polemiche dei giorni scorsi, la Regione Puglia ribadisce il sostegno all'indotto ex Ilva, oggi Acciaierie d'Italia a Taranto, "garantendo di mantenere gli impegni assunti nei confronti di imprese e lavoratori". E' quanto si legge in una nota ufficiale arrivata da Bari. Nella stessa nota si ricorda che "l'emendamento al D.L. 4/2024 in materia di amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico, che autorizza le regioni allo svincolo di quote di avanzo vincolato di amministrazione a favore di imprese dell'indotto di imprese strategiche in situazione di crisi, è stato proposto dalla Regione Puglia e condiviso con il Governo in un clima di confronto e collaborazione istituzionale".
Ma a che punto siamo? "La procedura relativa allo sblocco di quote dell'avanzo di amministrazione regionale, che dovrà rendere più rapido e più equo possibile l'accesso ai ristori per le aziende beneficiarie nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato come previsto dal già citato D.L. 4/2024, è attualmente in fase istruttoria", viene spiegato. In particolare, si è proceduto "ad una precisa valutazione delle risorse dell’avanzo vincolato disponibili e utilizzabili a valle della interlocuzione con il Ministero dell’Economia".
Il Dipartimento Sviluppo Economico della Regione evidenzia "la massima disponibilità alla collaborazione con le rappresentanze delle imprese", pur sottolineando "il ritardo nell’adempimento degli impegni presi nella riunione che ha avuto luogo lo scorso primo agosto". Durante l'incontro il Dipartimento aveva espresso "l'esigenza di visionare il contenuto dell'intesa siglata tra parti sindacali e Governo nel mese di luglio circa il riconoscimento dell'80% dei crediti vantati nei confronti di Acciaierie d'Italia. Il documento richiesto è stato consegnato nella giornata odierna, in risposta alla sollecitazione del Dipartimento. In secondo luogo, si richiedevano le più dettagliate informazioni circa la platea delle imprese beneficiarie (con riferimento a numero, dimensione, bancabilità e crediti vantati dalle stesse).
Informazioni, queste ultime, utili a istruire la procedura per un apposito bando, le cui misure devono essere coordinate con quelle già assunte dal Governo. La mancanza di comunicazione tra le parti ha provocato rallentamenti nella procedura istruttoria, ma nei giorni scorsi è stato elaborato un modulo standard, a cura di PugliaSviluppo in accordo con ABI, per la ricognizione dei dati necessari delle aziende coinvolte".
La Regione Puglia sottolinea di volere assicurare "ristori alle imprese in coerenza con quanto previsto dal decreto-legge, in un'ottica non meramente assistenziale, ma funzionale a salvaguardare posti di lavoro. In questo senso, il sostegno all'indotto dell'ex Ilva si deve configurare come un'opportunità di resilienza per il complesso industriale attivo sul territorio tarantino".
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