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La fuga in avanti di Stellato: «Mi candido a sindaco». Il video

Il consigliere comunale e regionale dà il via alla corsa, ma i veri obiettivi potrebbero essere altri...

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Massimiliano Stellato: «Mi candido a sindaco»

Massimiliano Stellato batte tutti sul tempo. È lui il primo candidato sindaco per le prossime elezioni comunali previste nel 2027. Ha giocato d’anticipo. La sua fuga in avanti, però, lascia pensare che questa mossa abbia anche altri obiettivi. Il consigliere regionale e comunale di Italia Viva si è presentato alla stampa in maglia rossa e giacca blu; alle sue spalle un simbolo con i colori della città e lo slogan “In marcia insieme!”.

«Vogliamo ribaltare gli schemi», ha spiegato. «Di solito sono le segrete stanze dei partiti, qualche mese prima delle elezioni a decidere programmi e finalizzatori, cioè i candidati. Noi vogliamo fare il contrario: indicare subito chi sarà il finalizzatore di un percorso da compiere insieme ai tarantini alla luce del sole. Ma c’è un altro aspetto: di solito è il centro che è costretto ad accodarsi agli altri schieramenti, noi invece vogliamo ribaltare lo schema assumendo l’iniziativa come moderati e riformisti.».

Senza giri di parole, Stellato ha lanciato la sua corsa: «Mi candido a sindaco e lo dico anzitempo perché questo è un percorso complesso da scrivere con la gente».

Ma perché lanciare una candidatura tre anni prima della scadenza naturale del mandato? Si pensa forse ad una chiusura anticipata della consigliatura? «Innanzitutto, la legge ci dice che Rinaldo Melucci non può più ricandidarsi, quindi bisogna pensare a programmare il futuro. Io sono una parte consistente di questa maggioranza e auspico che si arrivi a scadenza naturale, salvo imprevisti non dipendenti da me».

E quali possono essere questi imprevisti? Qui entriamo nel campo delle ipotesi. È probabile che Stellato abbia voluto mandare un messaggio forte proprio a Melucci in vista di una diversa distribuzione, rispetto all’attuale, delle postazioni in giunta e nelle aziende municipalizzate dove il gruppo di Stellato non è rappresentato, a differenza di gruppi, come gli ex Pd, che pur contando oggi su appena due consiglieri comunali possono vantare vicesindaco, presidente di Kyma Ambiente e vice presidente di Kyma Servizi. E in questa ottica non sono da escludere riposizionamenti in consiglio comunale.

Ma c’è una partita forse ancora più ampia da giocare ed è proprio quella della corsa a sindaco. I pretendenti alla candidatura sono diversi e alla domanda se uno di questi, come ad esempio l’assessore Cosimo Ciraci, possa essere sostenuto da Melucci, la risposta di Stellato è stata piuttosto netta: «Due galli in un pollaio è difficile tenerli insieme. Ripeto: io sono in maggioranza, a meno che qualcuno non decida di respingermi…». Leggendo tra le righe può significare che dopo la delusione del mancato appoggio alle europee, uno sgarbo anche questa volta può essere causa di rottura. Anzi, proprio l'autocandidatura di Stellato potrebbe essere letta come un pretesto per rompere nuovamente con Melucci.

Infine, la questione più prossima: la sfiducia a Piero Bitetti e la presumibile elezione di Luigi Abbate alla presidenza del consiglio: «Qualcuno, non io, con Abbate ha assunto degli impegni e gli impegni in politica vanno rispettati. Quindi, chi ha preso l’impegno dovrà mantenerlo».

La sensazione è che per Melucci la strada per arrivare indenne a scadenza naturale continuerà ad essere piuttosto tortuosa.

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